[ RECENSIONE ] La mappa che mi porta a te di J.P. Monninger | Sperling


LA MAPPA CHE MI PORTA A TE di J.P. Monninger
384 pagine | €18.90 cartaceo

L'amore ci trova. Sempre. È l'estate dopo la laurea, quella della libertà e dei progetti, quando il futuro ti inebria con le sue infinite possibilità e la vita sembra invitarti a percorrere mille strade diverse. Finito il college, Heather parte per una vacanza in Europa con le amiche del cuore. Ad attenderla a casa c’è un impiego serio, il probabile inizio di una carriera importante. Prima di affrontare le responsabilità della vita adulta, Heather vuole però godersi un’estate di libertà, senza pensieri, senza progetti. È così che incontra Jack, un ragazzo poco più grande di lei che sta ripercorrendo le tappe di un viaggio fatto da suo nonno tanti anni prima, dopo aver combattuto in guerra, e annotato in un diario. Da Amsterdam a Praga, dall'Italia a Parigi, sarà un’estate indimenticabile, in cui innamorarsi è facile, come sognare di viaggiare per sempre insieme verso un orizzonte che si estende all'infinito. Ma sul loro destino pesa un segreto. E sarà la più grande prova d’amore.
Se dovessi dirvi il vero motivo che mi ha spinto a scegliere questo romanzo dalla pila infinita di libri che continuano a fissarmi con noncurante insistenza in attesa del loro goliardico momento, potrei facilmente farvi un nome: Nicholas Sparks ovvero il poeta dell’amore ed unica mia vera, pura eccezione al genere romance che, come avrete certamente intuito, non rientra particolarmente nelle mie corde. La mappa che mi porta a te di J.P. Monninger viene, appunto, consigliato da Sparks come una lettura romantica e indimenticabile. Come potevo resistere?
 
La mappa che mi porta a te è la storia d'amore imprevedibile, attraente ed impetuosa
di due ragazzi che probabilmente mai si sarebbero incontrati e che il destino - con il suo solito zampino impertinente ed inevitabile - ha deciso di far coincidere vita e sentimenti. Heather è una ragazza precisa e quadrata, maniaca del controllo e con una famiglia iper-protettiva alle spalle che l'ha accompagnata in ogni passo, in ogni sua scelta e in quella vita fatta di scadenze da rispettare e perfetti tasselli da far coincidere, uno dopo l'altro. Niente di irrazionale e nessun colpo di testa in grado di far cambiare gli equilibri e le carte in gioco, almeno fino a quel treno notturno che collega Parigi con Amsterdam, a quegli occhi difficili da dimenticare e a quel nome in grado di cambiare in un momento tutta la sua vita. Jack, appunto, un bellissimo ragazzo del Vermont con un difficile passato alle spalle, irresistibile e divertente, affascinante e solare se non fosse per quella fulminea ombra in fondo al suo sguardo, pronta a venire alla luce, all'improvviso, travolgendo ogni emozione e celando un segreto forse troppo doloroso da confessare.

Lo stile adottato da Monninger è coinvolgente e comunicativo, a tratti poetico e diretto, senza dubbio coerente al genere di riferimento, ma - devo ammetterlo - mi aspettavo qualcosa di più. Partendo dalla mia premessa, non vi sembrerà strano se il paragone con Sparks sia partito automaticamente durante la lettura di questo romanzo, mettendo in tal modo in luce alcune mancanze che non posso non sottolineare. Soprattutto nella seconda parte del romanzo, il ritmo narrativo cala drasticamente senza ragione, trasformandosi in un mero racconto itinerante senza lasciare dietro di sé nulla di quello che mi sarei aspettata di trovare. 

Certamente non mi aspetto che un romance sia costellato di cliffhanger perchè non è questo sostanzialmente lo scopo che viene normalmente perseguito, ma qui manca intensità, non c'è la profondità che credevo di trovare, nessun guizzo che mi abbia spinto a raggiungere con maggiore curiosità l'ultima pagina. Parlando di sensazioni di pancia, invece, ho percepito quasi una distanza con sensazioni ed emozioni che, altrimenti, mi avrebbero dovuto letteralmente travolgere. Il desiderio di sapere, conoscere e provare è mancato, purtroppo.


Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea del romanzo

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