[ RECENSIONE ] Fiori sopra l'inferno di Ilaria Tuti | Longanesi

FIORI SOPRA L'INFERNO di Ilaria Tuti
372 pagine | €16.90 cartaceo

Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l'esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l'inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l'inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall'età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l'indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.
Fiori sopra l'inferno rappresenta l'esordio di una scrittrice di talento di cui certamente sentiremo parlare per molto tempo. Ilaria Tuti in questo romanzo racchiude l'essenza stessa del genere letterario in questione caratterizzato da un ritmo cocente ed implacabile e da una pura intensità sostanzialmente intima e silenziosa capace di scavare in modo coerente ed efficace nei meandri più oscuri, pericolosi ed impenetrabili della mente umana. Una storia in grado di racchiudere elementi di sorpresa e crescente tensione che risulta essere spontaneamente in grado di spingere il suo inquieto lettore ben oltre la naturale, vorace lettura.

Onestamente non mi sento di addentrarmi sulla trama di Fiori sopra l'inferno che, a mio personalissimo avviso, merita di essere scoperta e fiutata, pagina dopo pagina. Invece, voglio mettere in risalto i punti di forza che mi hanno fatto apprezzare un romanzo che ha ben poco delle apparenti insicurezze di un esordio letterario, rafforzato da una freschezza narrativa e maturità stilistica  che Ilaria Tuti sa bilanciare con acume ed intelligenza, senza mai perdere il contatto visivo ed emotivo con il suo lettore. Due dei maggiori punti di forza facilmente rilevabili durante la lettura di Fiori sopra l'inferno sono indubbiamente i personaggi e le ambientazioni che, in modo particolare, riescono a solleticare - fin dalle primissime battute - curiosità e fervida immaginazione. Un'attenzione particolare alle descrizioni naturali e visive di un'ambientazione chiaramente complessa ed ostile - per quanto narrativamente affascinante - che permette al lettore di scoprire una ritrovata suggestione assistita da un talento narrativo che non lascia mai nulla al caso, ma che anzi riesce a cogliere le sfaccettature più intime.

D'altronde i personaggi che si affacciano sulla scena sembrano quasi riflettere l'atmosfera complessa ed ostile che si respira a grandi boccate tra le pagine di questo romanzo. In modo particolare, non posso che menzionare
Teresa Battaglia, empatica ed atipica protagonista che esplode in tutto il suo fascino che seduce ed ammalia, giocando con un'inevitabile curiosità che fa parte di ognuno di noi. Una donna che sembra essere tutto ed il contrario di tutto: dotata di un'incontrovertibile senso di umanità e giustizia, diretta e concisa, a tratti quasi brutale e sospinta da uno spirito da guerriera che risalta nel cuore di una consapevole sopravvissuta. Teresa Battaglia è un personaggio in cui è impossibile non immedesimarsi, provare quella fragorosa empatia in grado di coinvolgere ed ammaliare, rendendo un romanzo quasi reale, tangibile, vivo sotto i nostri occhi. Ma non è solo questo. Ilaria Tuti ha la sorprendete capacità di rendere umano ciò che di mostruoso ci viene presentato fin dalla prima pagina. Non vuole scioccare o sconvolgere il lettore. Fiori sopra l'inferno vuole raccontare semplicemente una storia di paura e di dolore, di sofferenza e solitudine perchè anche il più santo tra gli uomini se privato della più naturale forma di amore può facilmente trasformarsi nel peggiore delle bestie. 

Un thriller psicologico incredibilmente mozzafiato che rappresenta l'entrata in scena di una penna italiana tutta al femminile di cui certamente sentiremo parlare ancora a lungo. Fiori sopra l'inferno di Ilaria Tuti è un piccolo gioiello della narrativa contemporanea che non potete assolutamente lasciarvi sfuggire perchè - tra le sue vorticose pagine - troverete non solo gli elementi imprescindibili del genere in questione, ma anche un profondo ed ineluttabile sentimento che vive - quieto e silenzioso - in un angolo protetto del nostro cuore. 

10 commenti

  1. E niente, io sono già seduta sul muretto in attesa di un nuovo libro, magari sempre con protagonista la fantastica Teresa Battaglia. Ho tè e dolcetti: faccio spazio?
    Bacci

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  2. Anche a me è piaciuto tanto, però io non sono riuscita ad entrare tanto in sintonia con Teresa :\ ho provato a capirla, ma non sono riuscita a compredere fino in fondo le sue motivazioni. Sarà per quello...

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    1. Indubbiamente non è un personaggio facile, sicuramente atipico e un po' scomodo. Non è la classica protagonista buona che siamo abituati a trovare, ha le sue luci e moltissime ombre. E proprio per questo l'ho adorata fin dal principio.

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  3. Ne dite tutte benissimo, ma io proprio non riesco a farmi venire voglia di leggere questo libro :(

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    1. Guarda, quando la situazione di partenza è così ti direi di seguire l'istinto...
      Solitamente ci azzecca XD

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  4. Un grande esordio! L'ho appena recensito sul mio blog...concordo con te in ogni parola!

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  5. Bellissima recensione! L'ho appena terminato e concordo su tutto.
    Lea

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