[ RECENSIONE ] Cronache di un gatto viaggiatore di Hiro Arikawa

CRONACHE DI UN GATTO VIAGGIATORE di Hiro Arikawa
269 pagine | €16.90 cartaceo

Nana è un gatto randagio che vive di espedienti. Con la sua bizzarra coda a forma di sette è fiero della sua indipendenza. Ma un giorno ha un incidente. A salvarlo e a prendersi cura di lui è Satoru. Nana all'inizio non si fida, graffia e si ritrae. Non è abituato all'affetto degli uomini. Anche Satoru da tanto tempo non permette a qualcuno di avvicinarsi. Eppure capisce subito come far cambiare idea a Nana: un po' di cibo, una cuccia calda, qualche coccola furtiva. E tra i due nasce un'amicizia speciale che riempie la loro vita. Fino al giorno in cui Satoru deve trasferirsi e non può più occuparsi di Nana. È allora che i due decidono di fare un viaggio, su una vecchia station wagon color argento, per trovare un nuovo padrone tra le amicizie di Satoru. Tra filari di betulle bianche, peschi c canne di bambù, attraverso un Giappone pieno di colori, profumi e panorami dal fascino infinito, incontrano il migliore amico di Satoru da bambino, la prima donna che ha amato e poi perso e il suo compagno di scorribande delle medie. Ma nessuno di loro può prendersi cura di Nana. Sarà invece quest'ultimo ad arricchire le loro vite ricordando quali sono le cose importanti, quelle che regalano gioia e serenità. E quando il viaggio è quasi alla fine, il gatto e il suo padrone capiscono che non possono fare a meno l'uno dell'altro. E che, qualunque cosa accada, vogliono stare insieme. Nonostante tutto. Nonostante ci sia una verità che Satoru non ha il coraggio di dire a Nana. Eppure non ha più importanza. Perché il loro legame durerà per sempre.
Quando mi è stata proposta la lettura di Cronache di un gatto viaggiatore il mio animo felino contaminato da una passione sfacciatamente nipponica ha preso il sopravvento e non potevo proprio rifiutare! Perchè il romanzo di Hiro Arikawa è una storia che esplode di sentimenti ed emozioni semplici che sussurrano al cuore immerse in un incantevole background giapponese fiero dei suoi colori, dei suoi rumori, dei suoi paesaggi e delle sue radicate tradizioni. Insieme a Satoru e Nana a bordo di una vissuta station wagon argentata intraprendiamo un viaggio verso l'ignoto che si aprirà davanti ai nostri occhi, immagine dopo immagine, emozione dopo emozione.

Un viaggio attraverso le meraviglie del Giappone con i suoi irresistibili paesaggi e inconfondibili colori in cui Satoru con dolcezza ed umana sensibilità conduce Nana in quello che è stato il suo passato e parte imprescindibile della sua vita, rivelandoci episodi e aneddoti che ci permettono di entrare in perfetta sintonia con il personaggio e le sue più intime emozioni. Un viaggio di scoperta e condivisione che è perfetta metafora di questo impervio cammino che chiamiamo vita insieme a quelle persone capaci di lasciare un segno profondo e indelebile nel nostro cuore. Le motivazioni di questo viaggio non ci sono chiare fino alla seconda metà di un romanzo che scorre sotto i nostri occhi rivelando la bellezza delle sue parole e di un messaggio di incondizionata amicizia che esplode letteralmente tra le sue pagine. Satoru e Nana sono protagonisti perfetti di questa storia. Un umano particolarmente schivo che incrocia lo sguardo con gli occhi fieri, indipendenti e diffidenti di un felino abituato alla vita di strada, difficile e solitaria. Due anime sorprendentemente simili che riescono a completarsi in quello scambio silenzioso di gesti ed emozioni, attraverso forme di amore che certamente non hanno bisogno di parole.

A primo acchito nulla di originale sembra essere raccontato tra le pagine di Cronache di un gatto viaggiatore ed è proprio qui la meraviglia che coglie impreparato il lettore fin dalle prime battute. Il linguaggio universalmente semplice e delicato che la Arikawa utilizza per l'intera durata della narrazione si concilia perfettamente alla voce narrante del romanzo. Una voce apparentemente felina, ma che in realtà è accompagnata da echi profondamente umani capaci di raccontare di emozioni che parlano al cuore in modo diretto e inequivocabile, curioso e mai banale. Nana - il gatto con la coda a forma di sette - mi ha letteralmente conquistata in indole e sentimenti, rivelando in modo puntuale come ogni fallace diceria sul mondo felino debba essere inevitabilmente rivista. Perchè i gatti, amici miei, sanno amare e lo fanno nella maniera più pura e spontanea in grado di sorprendere e conquistare, strappando sorrisi e anche qualche lacrima. Un romanzo  che vi scalderà il cuore e conquisterà i vostri occhi grazie a descrizioni autentiche e lineari di un meraviglioso Giappone forte dei suoi odori e sapori, di quei colori intensi resi quasi tangibili dalla scrittura piena e comunicativa della Arikawa.

Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea del romanzo

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