[ RECENSIONE ] Lasciami andare, madre di Helga Schneider | Adelphi

LASCIAMI ANDARE, MADRE  di Helga Schneider
132 pagine | €10,00 cartaceo
Adelphi | Link Affiliato Amazon

In una stanza d’albergo di Vienna, alle sei di un piovoso mattino dell’ottobre del 1998, Helga Schneider ricorda quella madre che nel 1941 ha abbandonato due bambini per seguire la sua vocazione e adempiere la sua missione: lavorare come guardiana nei campi – di concentramento, prima, e di sterminio, poi – del Führer. Che cosa spinge Helga, oggi, a incontrare questa vecchia estranea che è sua madre? La curiosità? La speranza che si sia pentita? O qualcosa di più oscuro e inquietante?


Lasciami andare, madre è un libro piccolo che si riesce a leggere in una manciata di ore, ma che è in grado in quelle centotrentadue pagine di lacerare davvero l'anima attraverso il racconto di un incontro rimandato per oltre venti anni. Quello di una figlia e di una madre che mai è stata tale. Quello di Helga Schneider e una ex SS nazista. Fino a che punto si può perdonare la donna che ti ha donato la vita?

E' come se ci lacerasse un velo. Ora la nostra storia è tutta qui.
La storia mancante di una madre e di una figlia. 

[ RECENSIONE ] La libreria dei gatti neri di Piergiorgio Pulixi | Marsilio

LA LIBRERIA DEI GATTI NERI di Piergiorgio Pulixi
304 pagine | €15.00 cartaceo

Grande appassionato di gialli, Marzio Montecristo ha aperto da qualche anno nel centro di Cagliari una piccola libreria specializzata in romanzi polizieschi. Il nome della libreria, Les Chats Noirs, è un omaggio ai due gatti neri che un giorno si sono presentati in negozio e non se ne sono più andati, da lui soprannominati Miss Marple e Poirot. Nonostante il brutto carattere del proprietario, la libreria è molto frequentata, ed è Patricia, la giovane collaboratrice di Montecristo, di origini eritree, a salvare i clienti dalle sfuriate del titolare. La libreria ha anche un gruppo di lettura, gli investigatori del martedì, un manipolo di super esperti di gialli che si riuniscono dopo la chiusura per discettare del romanzo della settimana. È una banda mal assembrata ma molto unita, di cui Marzio è diventato l’anima, suo malgrado. Un anno prima il gruppo si è dimostrato capace di aiutare una vecchia amica di Montecristo a risolvere un vero caso da tutti considerato senza speranza. Ora la sovrintendente Angela Dimase torna a chiedere la loro collaborazione per un’indagine che le sta togliendo il sonno: «l’assassino delle clessidre». Riusciranno gli improbabili investigatori del martedì a sbrogliare anche questo caso?


L'ennesimo romanzo che parla di libri e di un libraio che magicamente risolve crimini? Sì, beh, Marzio Montecristo effettivamente è un libraio che non se la cava affatto male parlando di gialli, misteri e omicidi irrisolti, ma in questo romanzo c'è molto di più e questo di più per me ha fatto la differenza.

La libreria dei gatti neri mi ha sorpresa, non ve lo nascondo. All'inizio non sapevo se lasciarmi tentare dal nuovo arrivo della casa editrice o condannarlo ad un'attesa infinita appollaiato sulla cima di quella pila della vergogna oramai quasi senza speranza. Ma poi, mi sono detta: amante di thriller, appassionata di true crime, lettrice incallita e gattara fedele, come può non piacermi? Infatti non mi è piaciuto, l'ho adorato!

PER NON DIMENTICARE : Sonderkommando Auschwitz di Shlomo Venezia | Rizzoli

 
SONDERKOMMANDO AUSCHWITZ di Shlomo Venezia
235 pagine | €12,00 cartaceo

Shlomo Venezia, ebreo di Salonicco, di nazionalità italiana; è uno dei pochi sopravvissuti del Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau, una squadra speciale selezionata tra i deportati con l'incarico di far funzionare la spietata macchina di sterminio nazista. Gli uomini del Sonderkommando accompagnavano i gruppi di prigionieri alle camere a gas, li aiutavano a svestirsi, tagliavano i capelli ai cadaveri, estraevano i denti d'oro, recuperavano oggetti e indumenti negli spogliatoi, ma soprattutto si occupavano di trasportare nei forni i corpi delle vittime. Un lavoro organizzato metodicamente all'interno di un orrore che non conosce eccezioni...

[ RECENSIONE ] Caterina Howard. La regina scandalosa di Alison Weir

CATERINA HOWARD. LA REGINA SCANDALOSA di Alison Weir
512 pagine | €16.15 cartaceo

Nipote del potente Duca di Norfolk, nonché cugina di Anna Bolena, la giovane Caterina Howard, nonostante l’alto lignaggio della sua famiglia, cresce in condizioni di semipovertà. Dopo la morte della madre, e a seguito dei numerosi debiti contratti dal padre, la bambina viene mandata a Lambeth, ospite della duchessa vedova di Norfolk. È consuetudine, per i bambini nobili, essere allevati presso famiglie importanti, e Caterina ha ormai l’età giusta per acquisire le abilità, la grazia e l’eleganza che le saranno utili per contrarre un buon matrimonio, o addirittura per ottenere un posto a corte. Ma a Norfolk House, nonostante la sorveglianza di Madre Emmet, la notte i corridoi si riempiono di sussurri e risate soffocate. Nella residenza sono ospitate e educate altre giovani di origine aristocratica che, al calare delle tenebre, si dilettano in banchetti clandestini e incontri segreti, sotto gli occhi curiosi della piccola Caterina. Anni dopo, divenuta una giovane donna di grande fascino, Caterina verrà introdotta a corte come damigella d’onore di Anna di Kleve, la nuova moglie del re. Ma, sotto la scaltra guida del Duca di Norfolk, diventerà presto una pedina fondamentale per le alleanze politiche dell’Inghilterra. Il suo compito, però, è tutt’altro che semplice: dovrà persuadere sua maestà a trovare un pretesto per divorziare dalla consorte, farsi incoronare regina e donare al re un erede, per garantire la successione.
Anche la lettura di questo nuovo capitolo dedicato alla penultima moglie di Enrico VIII non mi sorprende - o meglio - la scrittura di Alison Weir come nelle occasioni precedenti si è rivelata essere, non che avessi dubbi a proposito, una vittoria annunciata. E' affascinante, enigmatica, intensa al punto giusto. Appassiona e sa spingersi verso una naturale curiosità restituendo al lettore una figura che senza dubbio coinvolge, in parte lascia perplessi, ma che riesce a porre un ulteriore tassello sulla vita amorosa decisamente movimentata di uno dei più imponenti sovrani europei. Ma chi era davvero la regina scandalosa?

[ RECENSIONE ] Perchè hai paura? di Jérôme Loubry | SEM

PERCHE' HAI PAURA? di Jérôme Loubry
345 pagine | €19.00 cartaceo

1986, Normandia. Sandrine Vaudrier, una giovane giornalista, apprende che la nonna materna Suzie, che non ha mai conosciuto, è morta e le ha lasciato in eredità tutti i suoi averi. Deve quindi svuotare la sua casa, dove viveva da sola, su un’isoletta poco distante dalla costa atlantica. Quando arriva sull’isola, grigia e fredda, Sandrine scopre che è abitata soltanto da quattro anziani organizzati quasi in un’autarchia. Tutti descrivono sua nonna come una persona cordiale e affascinante. Tuttavia, l’atmosfera è strana in quel luogo... In poche ore Sandrine si rende conto che gli abitanti nascondono un segreto. Qualcosa o qualcuno li terrorizza. Ma allora perché nessuno di loro lascia mai l’isola? Cosa è successo ai bambini della colonia nata dopo la guerra e chiusa nel 1949? Chi era veramente sua nonna? Sandrine verrà ritrovata pochi giorni dopo mentre vaga su una spiaggia con i vestiti coperti di sangue non suo...
Cosa ho letto? Cosa diamine ho letto? Forse vi sembrerà strano, ma questo romanzo mi ha lasciato essenzialmente senza parole. Non me lo aspettavo, questo è il punto. Sì, okay, avevo letto qualche opinione entusiasta, ma con thriller pieni di recensioni meravigliose ultimamente non è che sia andata proprio benissimo. Così, un po' titubante e un po' (tanto) speranzosa ho iniziato a leggere le prime venti pagine, e poi altre venti, e altre venti ancora. Signori e signore della giuria, ci siamo, lo abbiamo scovato. Non è stato facile, ci sono stati intoppi, qualche delusione, ma lo abbiamo trovato: un thriller psicologico che più psicologico di così non era francamente possibile. Mi sono innamorata, è ufficiale.

Vi avverto è inutile che cerchiate notizie [...] o che scaviate nella memoria per tentare di ricordare qualcosa. Non c'è traccia da nessuna parte. E al termine della lezione capirete perchè...

[ RECENSIONE ] Anna di Kleve - La regina dei segreti di Alison Weir


ANNA DI KLEVE - LA REGINA DEI SEGRETI di Alison Weir
532 pagine | €19.00 cartaceo

Kleve, 1530. Come ogni estate il Duca Giovanni III ha condotto la sua consorte e i loro figli alla Schwanenburg, la maestosa fortezza che sorge in cima a una ripida altura di roccia dalla quale domina le acque impetuose del Reno e la città di Kleve. Quel giorno si uniranno a loro per una breve visita lo zio Otho von Wylich, signore di Gennep, sua moglie Elisabeth e Otho, il figlio bastardo. Non appena il giovane Otho von Wylich scende dal cocchio, alla quattordicenne Anna quasi si ferma il cuore: con i capelli castani ondulati, gli zigomi alti e gli occhi allegri, Otho esercita un’attrazione irresistibile sulla cugina, sebbene dall’età di undici anni Anna sia ufficialmente fidanzata con Francesco, futuro Duca di Lorena. Ma l’amore non è forse una sorta di follia che spinge ad agire senza senno, come Anna ha appreso ascoltando i pettegolezzi di dame e domestiche? Anni dopo, Anna è una giovane donna con l’animo gravato da un doloroso segreto. Dopo la morte del padre, suo fratello Guglielmo ha assunto il ruolo di duca, dichiarando che, fino alle nozze, le sorelle condurranno un’esistenza ritirata. Ma dalla rottura del fidanzamento con Francesco, avvenuta quattro anni prima, per Anna non sembrano esserci prospettive di matrimonio all’orizzonte: ha ventitré anni, ormai, e nessun altro principe ha chiesto la sua mano. Un giorno, però, a farsi avanti è un pretendente che non può essere rifiutato: re Enrico VIII, il sovrano d’Inghilterra al centro dei pettegolezzi di tutte le corti del mondo cristiano...
A fare la parte del leone - e a salvare le sorti - in questo quarto romanzo della serie dedicata alle mogli di Enrico VIII è senza ombra di dubbio la scrittura meravigliosa, coinvolgente ed accurata di Alison Weir. Il resto, ahimè, si perde completamente. A partire da quella che avrebbe dovuto essere l'assoluta, incontrastata e nuova protagonista femminile, Anna di Kleve. Di lei ricordo due cose su cui per conformazione femminista difficilmente potrei soprassedere: un'ingenuità costante che - a lungo andare - risulta essere impresa ardua da giustificare e un carattere accomodante e remissivo al punto da dare quasi noia. Non la prima ad esserlo, in effetti. Ma con Caterina ho cercato - con molto sforzo - di comprendere la sua motivazione spinta da quell'amore così profondo ed incondizionato (per nulla meritato) per il giovane, fugace e farfallino Enrico. Ma qui cosa abbiamo? Affetto, rispetto, un qualche piacevole movimento tra le regali lenzuola? Spoiler alert: il vuoto totale. Niente, nada, lo zero assoluto.

[ RECENSIONE ] La Gazza di Elizabeth Day | Neri Pozza

LA GAZZA di Elizabeth Day
400 pagine | €18.05 cartaceo

La porta grigia, i mattoni del colore delle nocciole tostate, la strada alberata e silenziosa per Londra, il quartiere ben frequentato: una casa perfetta per Marisa, illustratrice di libri per ragazzi, il rimedio a tutto ciò che nella sua vita chiede di essere riparato. Come lo è Jake, naturalmente, confortante come una pietra calda sul palmo della mano. Certo, quando la signora dell’agenzia immobiliare ha aperto la vetrata sul giardino, un uccello è volato dentro. Una gazza bianca e nera, che ha sbattuto contro le pareti prima di sfrecciare fuori, mandando in frantumi un vaso. Per Marisa, però, quell’apparizione improvvisa ha prodotto soltanto una lieve punta di disagio. Nessun segno infausto può offuscare il suo sogno di vivere con Jake e formare con lui una famiglia...
Non mi capita spesso di scrivere la recensione di un libro a distanza di un discreto numero di giorni, eppure eccomi qua, in questa camera d’albergo (finalmente in vacanza) con un’inconfondibile aria di mare (che ha ridato un insperato vigore alla mia tiroide malconcia) a prendermi i miei spazi e quel meraviglioso tempo libero che, negli ultimi mesi, mi era sfuggito di mano. Purtroppo, il caso vuole, che si tratti di una vigorosa delusione. Di questo libro avevo aspettative discretamente alte.  Ne parlavano così bene, come non averne? Thriller ricco di adrenalina e suspense, impossibile staccarsi dalle sue pagine, una morsa psicologica perfetta che vi porterà mano nella mano fino all’ultima pagina. Ho trovato tutta questa meraviglia? Chiaramente no. Anzi, vi dirò di più, La gazza di Elizabeth Day non è un thriller e, a ben pensarci, La gazza là dentro è l’unica che si salva!
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