[ RECENSIONE ] La tristezza ha il sonno leggero di Lorenzo Marone

LA TRISTEZZA HA IL SONNO LEGGERO di Lorenzo Marone
373 pagine | 16.90€ cartaceo

Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli, È uno di quei figli cresciuti un po' qua e un po' là, un fine settimana dalla madre e uno dal padre, Sulla soglia dei quarant'anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l'appuntamento con la sua vita. E uno per uno deciderà di affrontare le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che senta davvero sua, un lavoro che ama, un rapporto con il suo vero padre, con i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per essere soddisfatti della vita dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che non abbiamo alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatoci dalla famiglia. E quando la moglie gli annuncerà di essere incinta, Erri sarà costretto a prendere la decisione più difficile della sua esistenza.


Fortunatamente esistono ancora romanzi che chiedono a gran voce di essere sottolineati. Frasi che, magari, all'inizio sembrano sfiorarti appena, ma poi sanno sprigionare una forza emotiva che ti lascia senza parole e con qualche lacrima ancora in tasca. 
La tristezza ha il sonno leggero di Lorenzo Marone è esattamente il libro che stavo cercando. Pur amando generi più estremi o apprezzando letture più fantasiose, ci sono momenti nella vita in cui sento proprio lo sfrenato bisogno di normalità, di una lettura che sappia essenzialmente di vita, quella vera, non camuffata, imperfetta.

Erri Gargiulio mi ha conquistata a pagina 12.
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[ RECENSIONE ] L'ultimo sorriso di Sunder City di Luke Arnold | Nua

L'ULTIMO SORRISO DI SUNDER CITY di Luke Arnold
292 pagine | 15.00€ cartaceo
Nua Edizioni | Link Affiliato Amazon

Il primo romanzo della serie dedicata a Fetch Phillips, un investigatore privato che vive in un mondo rimasto senza magia. Voglio un caso vero. Un'occasione di fare qualcosa di buono. Perché è colpa mia se la magia non tornerà mai più. Mi chiamo Fetch Phillips, come è scritto sulla porta. Ci sono tre cose che dovreste sapere prima di ingaggiarmi: La mia sobrietà vi costa un extra. I miei servizi sono confidenziali. Non lavoro per gli umani. Niente di personale, perché sono umano anch'io. Ma dopo quanto successo, non sono gli umani ad aver bisogno del mio aiuto.


Attore australiano e noto al pubblico per il suo ruolo nella serie televisiva Black Sails, Luke Arnold decide di mettersi in gioco come scrittore debuttando nel genere fantasy. Una storia di un mondo che non conosce più la magia, di errori umani e gelosie ancestrali, di essere viventi in continua lotta per il potere. L'ultimo sorriso di Sunder City è il suo primo romanzo, da oggi in libreria.
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[ RECENSIONE ] Il regno corrotto di Leigh Bardugo | Mondadori

IL REGNO CORROTTO di Leigh Bardugo
476 pagine | 19.90€ cartaceo

Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa. Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l'abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi. E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all'abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias.


Partiamo dall'unico punto dolente: all'inizio ho fatto una fatica assurda a rientrare nella storia e a ritrovarmi tra i suoi personaggi. Non riuscivo a dedicare il giusto tempo alla lettura, avevo perennemente la testa altrove e in questo la Bardugo non aveva alcuna colpa. Perché, allora, ve lo sto dicendo? Perché le prime impressioni possono essere sbagliate, magari anche falsate da fattori esterni che con quel romanzo non hanno proprio nulla a che fare. Quindi, dove eravamo?

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