[ RECENSIONE ] Una nuova vita di Kerry Fisher | Nord

 

UNA NUOVA VITA di Kerry Fisher
330 pagine | 18.00€ cartaceo
Casa Editrice Nord | Link Affiliato Amazon

Un solo errore, e Kate Jones ha dovuto cambiare nome e città. Adesso abita con la figlia a Parkview Road, un tranquillo quartiere residenziale, dove nessuno sa chi è lei né cos'ha fatto e dove spera di costruirsi una nuova vita. Il primo passo è stringere amicizia con due vicine di casa, Gisela e Sally. Eppure, sebbene entrambe siamo molto gentili, Kate è a disagio con loro: Gisela è una casalinga allegra e una mamma attenta e amorevole; Sally una brillante donna in carriera, sostenuta da un marito che l'adora. Come può Kate, una madre single dall'oscuro passato, essere alla loro altezza? Kate sa già che è solo questione di tempo, poi sarà costretta a trasferirsi di nuovo. Invece, quando il segreto di Kate viene dolorosamente alla luce, Gisela e Sally reagiscono in modo totalmente inaspettato. Fanno cadere la maschera. Allora Kate si rende conto che non è sempre oro quello che luccica, e che pure dietro le apparenze più insospettabili si nascondono frustrazioni e delusioni cocenti. E che è dunque arrivato il momento di smettere di fidarsi degli altri. Perché le vere amiche rimangono al tuo fianco nonostante tutto, pronte a sostenerti e a darti la forza di perdonarti e di guardare, finalmente, al futuro.


Una nuova vita di Kerry Fisher aveva stuzzicato la mia curiosità per puro istinto. 
Una storia che mi ha accompagnata in un momento emotivamente non facile dove il mio unico desiderio era quello di staccare mente e pensieri, almeno per quella manciata di minuti. Un libro che ha raggiunto questo obiettivo grazie ad una leggerezza che si insinua in modo abbastanza netto fin dalle prime pagine, ma che - purtroppo - per mio gusto non è bastato.

Tutte le famiglie felici si somigliano, ogni famiglia infelice è disgraziata a modo suo.
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[ RECENSIONE ] Vardø. Dopo la tempesta di Karen Millwood Hargrave | Neri Pozza

Vardø. Dopo la tempesta di Karen Millwood Hargrave
348 pagine | 18.00€ cartaceo

1617, Norvegia nordorientale. In una funesta vigilia di Natale, il mare a Vardø si è improvvisamente sollevato e una folgore livida ha sferzato il cielo. Quando la tempesta si è acquietata in uno schiocco di dita, così com’era arrivata, le donne si sono raccolte a riva per scrutare l’orizzonte. Degli uomini usciti in barca non vi era, però, nessun segno. Quaranta pescatori, dispersi nelle gelide acque del Mare di Barents. Alla ventenne Maren Magnusdatter, che ha perso il padre e il fratello nella burrasca, e a tutte le donne di Vardø non resta dunque che un solo compito: mettere a tacere il dolore e cercare di sopravvivere. Quando l’inverno allenta la presa e le provviste di cibo sono quasi esaurite nelle dispense, le donne non si perdono d’animo: rimettono le barche in mare, riprendono la pesca, tagliano la legna, coltivano i campi, conciano le pelli. Spinte dalla necessità, scoprono che la loro unità può generare ciò che serve per continuare a vivere. L’equilibrio faticosamente conquistato è destinato, però, a dissolversi il giorno in cui a Vardø mette piede il sovrintendente Absalom Cornet, un fosco e ambiguo personaggio distintosi, in passato, per aver mandato al rogo diverse donne accusate di stregoneria.


Mi sono innamorata di questo romanzo per la sua verità. La Hargrave racconta la storia delle donne di  Vardø partendo dalla storia e traendo diretta ispirazione dal processo alle streghe del 1621 che ha visto il suo teatro proprio in questa suggestiva ambientazione. In realtà, il processo in sè viene menzionato solo nelle ultime pagine volendo, invece, come specificato dalla stessa scrittrice, evidenziare cosa ha portato a quell'epilogo senza ritorno e le molteplici cause che hanno condotto ad una delle tante pagine buie di quegli anni. Partiamo dall'antefatto più naturale: la tempesta scatenatasi in tutta la sua imprevedibile potenza nella notte della vigilia di Natale del 1617.

E poi il mare si solleva e il cielo si abbassa e una folgore livida sferza tutto quanto,
illuminando il buio con un bagliore istantaneo e terribile.
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[ RECENSIONE ] Io sono l'abisso di Donato Carrisi | Longanesi

IO SONO L'ABISSO di Donato Carrisi
384 pagine | 22.00€ cartaceo

Sono le cinque meno dieci esatte. Il lago s'intravede all'orizzonte: è una lunga linea di grafite, nera e argento. L'uomo che pulisce sta per iniziare una giornata scandita dalla raccolta della spazzatura. Non prova ribrezzo per il suo lavoro, anzi: sa che è necessario. E sa che è proprio in ciò che le persone gettano via che si celano i più profondi segreti. E lui sa interpretarli. E sa come usarli. Perché anche lui nasconde un segreto. L'uomo che pulisce vive seguendo abitudini e ritmi ormai consolidati, con l'eccezione di rare ma memorabili serate speciali. Quello che non sa è che entro poche ore la sua vita ordinata sarà stravolta dall'incontro con la ragazzina col ciuffo viola. Lui, che ha scelto di essere invisibile, un'ombra appena percepita ai margini del mondo, si troverà coinvolto nella realtà inconfessabile della ragazzina. Il rischio non è solo quello che qualcuno scopra chi è o cosa fa realmente. Il vero rischio è, ed è sempre stato, sin da quando era bambino, quello di contrariare l'uomo che si nasconde dietro la porta verde. Ma c'è un'altra cosa che l'uomo che pulisce non può sapere: là fuori c'è già qualcuno che lo cerca. La cacciatrice di mosche si è data una missione: fermare la violenza, salvare il maggior numero possibile di donne. Niente può impedirglielo: né la sua pessima forma fisica, né l'oscura fama che la accompagna. E quando il fondo del lago restituisce una traccia, la cacciatrice sa che è un messaggio che solo lei può capire. C'è soltanto una cosa che può, anzi, deve fare: stanare l'ombra invisibile che si trova al centro dell'abisso.


Per me Carrisi è come il canto delle sirene. Puoi anche provare a resistere, legarti all'albero maestro ed indossare un bel paio di cuffie ultimo modello, ma l'esito finale sarà sempre lo stesso. Succede sempre, è inevitabile. Così, una volta terminata la lettura di La casa delle voci ero già pronta a ripartire con il solito conto alla rovescia. Non posso nasconderlo, le mie aspettative erano altissime. Purtroppo (e certo di questo non posso fare alcuna colpa a Carrisi) Io sono l'abisso è arrivato in un momento personale davvero difficile. Non sono riuscita - come spesso accade - a terminare la lettura in poco più di 48 ore, anzi. Ci sono voluti giorni di pausa e una doverosa rilettura. Ad ogni modo, le sensazioni che mi avevano colto all'inizio si sono riproposte: non era esattamente quello che mi sarei aspettata di trovare. 

Sì, mi è piaciuto, anche se questa volta c'è un ma.
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[ RECENSIONE ] La vasca del Führer di Serena Dandini | Einaudi

 
LA VASCA DEL FÜHRER di Serena Dandini
248 pagine | 17.50€ cartaceo

Un'istantanea in bianco e nero coglie una donna dalla bellezza struggente immersa in una vasca da bagno del tutto ordinaria. Guardando bene, però, in basso ci sono degli anfibi sporchi di fango, e in un angolo, sulla sinistra, un piccolo quadro. Il viso nella cornice è quello di Adolf Hitler, il fango è quello di Dachau; lei, la donna, è Lee Miller: ha da poco scattato le prime immagini del campo di concentramento liberato, e ora si sta lavando nella vasca del Führer. Prendendo spunto da una fotografia che ha scoperto per caso, Serena Dandini si mette sulle tracce di Lee Miller Penrose, una delle personalità piú straordinarie del Novecento. La cerca nei suoi luoghi, «dialoga» con lei, ripercorre la sua esistenza formidabile in un avvincente romanzo, una storia vera, tra i fasti e le tragedie del secolo scorso.


Mentirei se vi dicessi di non essere stata tentata dalla bellissima copertina di questo romanzo. Il titolo, poi, ha lanciato l'amo e la storia di Lee Miller - di cui avevo intravisto solo qualche breve accenno - si è rivelato essere praticamente un richiamo irresistibile. Sono sempre stata affascinata dalle figure femminili forti, complesse e controverse. Quelle donne capaci di fare la differenza, anticonformiste e sostanzialmente ribelli nella vita come nello spirito. Lee Miller incarna tutte queste e molte altre qualità. La sua vita ne è stata testimonianza: straordinaria oltre ogni immaginazione e capace di anticipare molte di quelle conquiste e lotte femminili così dibattute anche ai giorni nostri.

Insomma, gli elementi c'erano davvero tutti, eppure qualcosa non ha funzionato. 
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