[ RECENSIONE ] Lasciami andare, madre di Helga Schneider | Adelphi

LASCIAMI ANDARE, MADRE  di Helga Schneider
132 pagine | €10,00 cartaceo

In una stanza d’albergo di Vienna, alle sei di un piovoso mattino dell’ottobre del 1998, Helga Schneider ricorda quella madre che nel 1941 ha abbandonato due bambini per seguire la sua vocazione e adempiere la sua missione: lavorare come guardiana nei campi – di concentramento, prima, e di sterminio, poi – del Führer. Che cosa spinge Helga, oggi, a incontrare questa vecchia estranea che è sua madre? La curiosità? La speranza che si sia pentita? O qualcosa di più oscuro e inquietante?


Lasciami andare, madre è un libro piccolo che si riesce a leggere in una manciata di ore, ma che è in grado in quelle centotrentadue pagine di lacerare davvero l'anima attraverso il racconto di un incontro rimandato per oltre venti anni. Quello di una figlia e di una madre che mai è stata tale. Quello di Helga Schneider e una ex SS nazista. Fino a che punto si può perdonare la donna che ti ha donato la vita?

E' come se ci lacerasse un velo. Ora la nostra storia è tutta qui.
La storia mancante di una madre e di una figlia. 
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