[ RECENSIONE ] La spinta di Ashley Audrain | Rizzoli

LA SPINTA di Ashley Audrain
348 pagine | €18.00 cartaceo


È la vigilia di Natale e Blythe è seduta in macchina a spiare la nuova vita di suo marito. Attraverso la finestra di una casa estranea osserva la scena di una famiglia perfetta, le candele accese, i gesti premurosi. E poi c'è Violet, la sua enigmatica figlia, che dall'altra parte del vetro, a sua volta, la sta fissando immobile. Negli anni, Blythe si era chiesta se fosse stata la sua stessa infanzia fatta di vuoti e solitudini a impedirle di essere una buona madre, o se invece qualcosa di incomprensibile e guasto si nascondesse dietro le durezze e lo sguardo ribelle di Violet.


Partiamo subito da un presupposto fondamentale: La spinta non è un thrilleralmeno nel senso più puro e canonico del termine. Non troverete morti violente o cadaveri senza identità, qui l'inquietudine viaggia su binari molto diversi. Un approccio che non manca mai di una precisa attenzione psicologica tanto da garantire una lettura frenetica e affascinante a cui - francamente - si resiste con difficoltà.
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[ RECENSIONE ] L' innocente di Alison Weir | Beat Edizioni

L' INNOCENTE di Alison Weir
457 pagine | €13.50 cartaceo
Beat Edizioni | Link Affiliato Amazon

Inghilterra, 1554: Jane Grey, sovrana per appena nove giorni, si aggira inquieta nella dimora di Master Partridge, il carceriere della Torre di Londra. In quell'edificio che si affaccia sulla Tower Green, dove fu giustiziata anni prima Anna Bolena, è tenuta prigioniera insieme alle sue dame di compagnia, dopo essere stata giudicata colpevole di alto tradimento e condannata, poco più che sedicenne, a essere bruciata viva a Tower Hill, o decapitata, secondo il volere della regina Maria. Ha un'unica possibilità per salvarsi, stando almeno alla promessa dell'anziano abate di Westminster: abiurare la fede riformata. Soltanto l'abiura potrà convincere Maria Tudor, intenzionata a restaurare nel regno la religione cattolica dopo lo scisma del padre, a concederle la grazia. Lady Jane, tuttavia, è pronta a riconoscere le sue colpe - aver indossato una corona non sua e avere, così, permesso che il suo cuore e la sua volontà fossero influenzati dalle brame di potere altrui -, ma non può tradire il proprio credo e barattare la vita eterna con quella terrena.


Solitamente nel buttare giù di pancia le prime frasi di una recensione cerco sempre di non superare il confine di quel troppo che potrebbe togliere gusto e curiosità al prossimo lettore, ma si può davvero parlare di 'pericolo spoiler' in questo caso? Considerato il genere in questione e la frase riportata in apertura di sinossi credo di poter essere svincolata facilmente da ogni responsabilità.
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