[ RECENSIONE ] Il Suggeritore di Donato Carrisi | Longanesi

IL SUGGERITORE di Donato Carrisi
468 pagine | €13.00 cartaceo

Questo libro non è solo un thriller scritto da un autore italiano agli esordi, che si confronta con un genere finora appannaggio dei grandi autori americani, reinventando le regole del gioco. È una storia che esplora la zona grigia fra il bene e il male fino a cogliere l'ultimo segreto, il minimo sussurro. Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l'abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un'indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l'arrivo di Mila Vasquez, un'investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l'altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo.
Posso dire senza troppo cerimoniale che Donato Carrisi è una certezza! Per quanti amano, come la sottoscritta, il genere thriller e, in particolar modo, la sua sottospecie psicologica, credo fermamente che i suoi romanzi siano essenzialmente l’emblema autentico di tale tipologia in grado di costruire una trama complessa e coerente, indagando con conoscenza e duttilità nel luogo più oscuro, pericoloso e sconosciuto esistente in natura: la mente umana!

Qui troverete tutti gli elementi che ogni thriller degno di questo nome deve portare con sé – e credetemi, non è cosa scontata nella moderna editoria essere fedeli ad un genere così diretto ed inquadrabile da non permettere mezze misure – catturando la curiosità del lettore attento ed insaziabile fin dalle primissime battute in un gioco di seduzione letteraria senza tregua.
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[ RECENSIONE ] 9 Novembre di Colleen Hoover | Leggereditore

9 NOVEMBRE di Colleen Hoover
308 pagine | €14.90 cartaceo
Leggereditore | Link Affiliato Amazon

È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l’anniversario dell’evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell'inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben.
9 Novembre mi ha travolta all'improvviso in una lunga notte apparentemente senza fine, riscoprendomi incapace di sospendere una lettura che si impadroniva, pagina dopo pagina, di ogni singola parte di me insieme a continue lacrime – a stento soffocate – lente ed impetuose. Non una novità se avete letto anche solo un libro di Colleen Hoover. Una scrittrice che non ci va leggera, diretta ed emozionale, che sa perfettamente quali corde sfiorare con grazia e precisione e quali altre stringere con forza e inaudita potenza in modo tale da controllare il lettore, spingerlo allo stremo delle forze, catturato da una prosa incantevole e realistica, in una morsa che non lascerà mai la presa. Leggere 9 Novembre è stato come essere investiti da una folata di vento improvviso o trovarsi nel mezzo di un acquazzone estivo, violento e a lungo desiderato; un pugno sferrato esattamente alla bocca dello stomaco senza preavviso, incapaci di parare il colpo o almeno di schivarlo nella migliore delle ipotesi, rimanendo impotenti senza fiato.

Quando trovi l'amore, lo afferri al volo. Ti ci aggrappi con entrambe le mani e fai tutto ciò 
che puoi per non lasciarlo andare. Non puoi voltargli le spalle come se niente fosse 
e pretendere che resti lì ad aspettare il momento in cui sarai pronta.
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[ RECENSIONE ] Madame Claudel è in un Mare di Guai di Aurélie Valognes | Newton Compton Editori

MADAME CLAUDEL È IN UN MARE DI GUAI di Aurèlie Valognes
224 pagine | €4.99 ebook
Newton Compton Editori | Link Affiliato Amazon

Ferdinand Brun vive a Parigi, al numero 8 di Rue Bonaparte, ha ottantatré anni e non gli piacciono le persone. Sfortunato dalla nascita – ha perso la mamma e la nonna quando era ancora piccolo –, è cresciuto nel risentimento, diventando introverso e taciturno. Purtroppo con il passare degli anni è addirittura peggiorato e così la moglie lo ha mollato di punto in bianco scappando con il postino, mentre la figlia e il nipotino sono andati a vivere dall’altra parte dell’oceano. Rimasto solo con la cagnolina Daisy, unico essere vivente degno del suo affetto, Monsieur Brun ha deciso di disertare il genere umano e di ridurre al minimo i suoi contatti con gli altri, compresi quelli con la portinaia, la detestata Madame Suarez. Un infausto giorno, la cagnolina Daisy muore e la settimana dopo Monsieur Brun rimane vittima di un incidente. Tutto è contro di lui, e quando la figlia lo mette di fronte all’ipotesi dell’ospizio, non gli resta che accettare l’aiuto di Madame Claudel, un’arzilla signora di novantatré anni, che abita al suo piano. Ma sarà l’arrivo della piccola Juliette, figlia dei nuovi condomini, l’unico evento in grado di scalfire il muro di diffidenza e scontrosità che il vecchio ha costruito intorno a sé.
Ironico e frizzante, Madame Claudel è in un mare di guai si insinua naturalmente nel cuore del lettore - grazie ad una prosa pungente ed irriverente - spingendolo verso una lettura diretta, chiara e lineare, accompagnata da piccoli colpi di scena - inseriti secondo tempistiche armoniose e ben studiate - in grado di far evolvere la scena narrativa e i singoli personaggi che la popolano. Madame Claudel è in un mare di guai è un romanzo che si costruisce interamente attorno al più classico dei condomini parigini, variopinto nella sua essenza e rumoroso all'occorrenza, dove si affacciano personalità curiose ed emblematiche, caratterizzate da pennellate decise e colorate, che non possono lasciare indifferenti. Modellati dalla stessa autrice con un pizzico di enfasi e una bella dose di paradosso, il lettore entra subito in contatto con le loro personalità, con i loro vizi e i loro difetti, creando quella tipica pungente empatia che tende, in modo naturale e mai scontato, ad una smorfia sorridente difficile da controllare. 

La sua antipatia è diventata una seconda natura, un'arte di vivere, di sopravvivere.
L'unica attività che sia riuscito a trovare per sfuggire alla noia è essere cattivo, 
tanto per non mancare a nessuno quando se ne sarà andato.
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[ RECENSIONE ] Quando L'Amore Nasce In Libreria di Veronica Henry

QUANDO L'AMORE NASCE IN LIBRERIA di Veronica Henry
312 pagine | €12.00 cartaceo

In un paesino vicino a Oxford si nasconde un posto speciale. È una piccola libreria dove gli scaffali arrivano fino al soffitto e pile di libri occupano ogni angolo disponibile. Emilia è cresciuta qui e - tra le pagine di Madame Bovarye e una prima edizione di Emma di Jane Austen - ha imparato che i libri possono anche curare l'anima. È proprio questo che suo padre ha fatto per tutta la sua vita e ora è compito di Emilia: aiutare i suoi clienti grazie ai libri. Ma adesso la libreria è in pericolo. I conti non tornano e un uomo d'affari senza scrupoli vorrebbe costruire qui degli appartamenti di lusso. La tentazione di vendere è enorme, ma Emilia deve tenere fede alla promessa che ha fatto al padre.
Quando l'amore nasce in libreria è il romanzo ideale da regalare e regalarsi nel giorno più romantico dell'anno. Tra le sue pagine troviamo, infatti, una storia semplice ed intensa che permette di sognare ad occhi aperti, quasi cullati da una corrente che lentamente abbraccia il lettore in una morsa avvolgente e delicata. Un romanzo corale sul potere che i libri hanno di salvare e curare l'anima e sull'inspiegabile legame che naturalmente si crea con il suo sconosciuto lettore; un legame che permette ad ognuno di noi di ritrovare un po' sé stessi tra le pagine del libro, risposte che forse non saremo mai stati in grado di formulare e dolci compagnie che sanno perfettamente quali corde sfiorare e quali, invece, lasciare libere al tocco della nostra fervida immaginazione.
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[ RECENSIONE ] L' estraneo di Ursula Poznanski e Arno Strobel | Giunti

L'ESTRANEO di Ursula Poznanski e Arno Strobel
432 pagine | €14.00 cartaceo

Immagina di essere sola in casa, avvolta in un accappatoio, mentre ti asciughi i capelli dopo un bagno caldo. Improvvisamente senti un rumore al piano di sotto, uno strano tintinnio, poi un cassetto che si apre e si richiude. Scendi le scale, ti avvicini alla porta della cucina e d'un tratto ti trovi davanti uno sconosciuto: occhi azzurri, capelli scuri, spalle larghe. Sei paralizzata dalla paura, inizi a gridare. Ma lui non scappa. E, cosa ancora più inquietante, ti chiama per nome, sostiene di essere il tuo fidanzato e non capisce come tu possa non riconoscerlo. Tu però sei certa di non averlo mai visto prima, afferri un fermacarte e glielo scagli contro. Chi è quell'uomo? Perché dice di conoscerti? Stai forse diventando pazza? Immagina di tornare a casa una sera e scoprire che la tua fidanzata non ti riconosce più. Comincia a gridare, è convinta che tu sia un ladro o un maniaco, ti scaglia addosso un fermacarte e corre a rinchiudersi in camera. Non riesci a capire, inizi a guardarti intorno e all'improvviso realizzi un fatto agghiacciante: le tue cose non ci sono più. Le tue giacche, che stamattina erano appese nel guardaroba, sono sparite. Non c'è più niente di tuo in quella casa. Stai forse diventando pazzo? Siete entrambi intrappolati in un incubo. E l'unico modo per uscirne è provare a fidarsi l'uno dell'altra.
La prima parte di L’estraneo gioca molto sul fattore psicologico di ognuno, sulle paure, sui timori, sulle illusioni e le piccole bugie da smascherare. E’ un limbo costante tra innocenza e colpevolezza che gioca a carte con un destino sempre più incerto ed offuscato, rivelato dai due autori con acume e parsimonia, capaci di infondere nel lettore un sentore di profonda incertezza e naturale curiosità.

8

[ RECENSIONE ] Oggi Siamo Vivi di Emanuelle Pirotte

OGGI SIAMO VIVI di Emmanuelle Pirotte
304 pagine | €16.40 cartaceo
Casa Editrice Nord | Link Affiliato Amazon

Non è mai troppo tardi per cambiare il nostro destino. Dicembre 1944. I tedeschi stanno arrivando. Il prete di Stoumont, nelle Ardenne, ha un'unica preoccupazione: mettere in salvo Renée, un’orfana ebrea nascosta nella canonica. E, d’un tratto, il miracolo: una jeep con a bordo due soldati americani si ferma davanti alla chiesa e lui affida a loro la piccola. Davanti a Mathias e Renée c’è solo la guerra, una guerra in cui ormai è impossibile per loro distinguere amici e nemici. E i due cammineranno insieme dentro quella guerra, verso una salvezza che sembra di giorno in giorno più inafferrabile. Incontreranno persone generose e feroci, amorevoli e crudeli. Ma, soprattutto, scopriranno che il loro legame – il legame tra un soldato del Reich e una bambina ebrea – è l’unica cosa che può dar loro la speranza di rimanere vivi.
Oggi siamo vivi è la storia di due anime molto diverse, opposte e contrapposte secondo i dettami del tempo, ma inesorabilmente unite da un destino imprevedibile che li ha condotti sullo stesso impervio cammino. Una bambina ebrea – Renée – e un soldato tedesco – Mathias.

La storia prende vita e si evolve nell'atto conclusivo della Seconda Guerra Mondiale. Quell'esatto momento storico che vede l’intrecciarsi inesorabile dello sbarco alleato in terra europea con l’inevitabile declino della oramai fragile potenza tedesca, destinata a dover prendere coscienza e piena consapevolezza del suo lento e forzato declino. Sarà proprio questa atmosfera di incertezza e immutabile paura a fare da sfondo ad una storia che si inserisce perfettamente – grazie ad uno stile linguistico diretto ed evocativo – in frammenti psicologici e umano altrimenti offuscati dalla storia e dalle sue naturali conseguenze.
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