[ RECENSIONE ] Nero come il ricordo di Carlene Thompson

NERO COME IL RICORDO di Carlene Thompson
335 pagine | 13.50€ cartaceo
Marcos y Marcos | Link Affiliato Amazon

Hayley è felice: anche se è sola nel bosco, e il papa si è allontanato per capire meglio cos'era quel grido terrificante laggiù, ora c'è un pagliaccio che le viene incontro. Hayley chiede al pagliaccio se è stato papà a mandarlo: lui conferma, e insieme si avviano nel folto della foresta. Hayley viene trovata decapitata e carbonizzata un mese dopo. Passano vent'anni: la mattina della vigilia di Halloween, Caroline, sua madre, crede di impazzire; è certa di aver sentito la voce della figlia, nel magazzino del negozio di un'amica. La sera, fra i ragazzi che scampanellano, c'è una bimba vestita da pagliaccio, identica a Hayley, mentre in una stanza di casa riemerge dal nulla Twinkle, il suo pupazzo preferito. L'indomani Pamela, l'unica persona che aveva visto la bambina dopo il rapimento - legata e imbavagliata sul sedile posteriore di un'automobile - ma non l'aveva detto a nessuno, viene sgozzata in casa sua. Ma è solo il primo di una serie di delitti, minacce, aggressioni, che colpiscono persone che hanno fatto qualcosa di male a Hayley, o che in qualche modo erano collegate a lei.


Se state cercando una recensione indubbiamente di pancia, improvvisa ed istintiva, guidata dalle sensazioni, eccovi accontentati. Solitamente, preferisco lasciar decantare le mie idee almeno per ventiquattro ore:
la digestione letteraria, mi piace chiamarla. Questa volta voglio ribaltare le mie stesse regole come quando da piccola mi lanciavo in mare ben prima delle canoniche tre ore dopo i pasti. Eccomi qui, quindi, a parlarvi di qualcosa di assolutamente imperdibile che mi ha resa davvero una lettrice felice. Nero come il ricordo di Carlene Thompson è una chicca letteraria che non può andare perduta. E trattandosi di una perla del genere a me più caro - perdonatemi - se insisto e non mi perdo in inutili convenevoli: dovete leggere Nero come il ricordo, semplice.

La bambina si lasciò condurre docilmente. 
Sorrideva mentre il pagliaccio la portava verso l'oscurità del bosco!
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[ RECENSIONE ] Volevamo andare lontano di Daniel Speck | Sperling

 

VOLEVAMO ANDARE LONTANO di Daniel Speck
543 pagine | 19.90€ cartaceo

Milano, 2014. Julia, giovane e brillante stilista tedesca, sta per affrontare la sfilata che potrebbe finalmente coronare i suoi sogni. Ma, proprio mentre guarda al futuro, il passato torna a cercarla nei panni di uno sconosciuto che sostiene di essere suo nonno. Dice di essere il padre di quel padre che lei ha sempre creduto morto, e le mostra la foto di una ragazza che potrebbe essere Julia stessa, tanto le somiglia, se solo quel ritratto non fosse stato scattato sessant'anni prima. Milano, 1954. Vincent, promettente ingegnere tedesco, arriva da Monaco con il compito di testare una piccola automobile italiana che potrebbe risollevare le sorti della BMW. È così che conosce Giulietta, incaricata di fargli da interprete, e se ne innamora. Lei è una ragazza piena di vita e di sogni - ama disegnare e cucire vestiti - ma è frenata dalla sua famiglia, emigrata dalla Sicilia, e da una promessa che già la lega a un altro uomo. Si ritroverà a scegliere tra amore e dovere, libertà e tradizione, e quella scelta segnerà il destino di tutte le generazioni a venire, fino a Julia. Proprio a lei, oggi, viene chiesto da quel perfetto estraneo di ricucire uno strappo doloroso, di ricomporre una famiglia che non ha mai conosciuto.


Da qualche settimana sapevo che non avrei potuto rimandare oltre. D'altronde, i segnali erano abbastanza chiari: dovevo leggere
Volevamo andare lontano di Daniel Speck. Non è stata una scelta esclusivamente mia, ma condivisa. Non ve lo nascondo, rimandavo la lettura di questo romanzo da così tanto tempo esclusivamente per la paura di non riuscire a provare legami, sensazioni o emozioni vista la storia e le implicazioni raccontate che con me - nel bene e nel male - non avevano proprio nulla a che fare. Mi sono sbagliata (di nuovo)? Assolutamente sì!

Non sono un'amante delle storie familiari, eppure questa volta ho trovato una scrittura audace e - allo stesso tempo - remissiva che mi ha fatto apprezzare con gusto ogni suo personaggio, permettendo la giusta dose di immedesimazione senza lasciare indietro quell'empatia che - per quanto mi riguarda - è elemento quasi imprescindibile di una bella, potente lettura. La storia della famiglia Marconi parte da lontano, eppure la conosciamo attraverso gli occhi di una giovane donna di oggi, Julia.

In realtà nasciamo spezzati e passiamo il resto della vita a cercare di mettere insieme i pezzi.
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[ RECENSIONE ] Il sangue degli elfi di Andrzej Sapkowski | Editrice Nord

 

IL SANGUE DEGLI ELFI di Andrzej Sapkowski
393 pagine | 18.00€ cartaceo
Casa Editrice Nord | Link Affiliato Amazon

Il regno di Cintra è caduto. Dopo quattro giorni d’assedio, le truppe di Nilfgaard irrompono nel castello e massacrano l’intera famiglia reale. La principessa Ciri è l’unica che riesce a fuggire ma, all'improvviso, un cavaliere nemico le si para davanti e avanza minaccioso, brandendo un pugnale insanguinato. Ciri non ricorda cosa sia successo. Sa solo che ora è sana e salva, protetta dalla spada di Geralt di Rivia e dalle possenti mura di Kaer Morhen, la fortezza in cui si addestrano i giovani strighi. Anche Ciri vorrebbe diventare una di loro, così, se tornasse il cavaliere di Nilfgaard, lei non avrebbe più paura, anzi sarebbe pronta a combattere. Una sera, però, al termine di un’estenuante giornata di allenamento, la ragazza dimostra di possedere straordinarie capacità psichiche, così dirompenti da non lasciare adito a dubbi: è lei la Fiamma di Cintra di cui parlano le profezie, la forza che salverà i popoli del mondo dalla rovina. Il suo destino è quindi segnato: deve partire subito per Ellander, dove una maga le insegnerà a controllare quell'immenso potere. Tuttavia, durante il viaggio, Ciri e Geralt dovranno stare molto attenti. Perché un sicario è già sulle loro tracce, disposto a tutto pur di eliminare la Fiamma di Cintra e scatenare il caos.


Questa volta il dove ci eravamo lasciati lo lascio alla sinossi che già da sola dice qualcosa in più di quello che sarebbe normalmente consentito. Il sangue degli elfi di Andrzej Sapkowski è il terzo volume e primo vero romanzo della saga di The Witcher. Anticipato da due antologie di racconti, infatti, con questo nuovo capitolo l'autore entra essenzialmente nel vivo mettendo sul tavolo molte carte scoperte che (prima d' ora) potevano essere solo immaginate. La differenza con i suoi due precedenti appare chiara fin da subito: mentre in Il guardiano degli innocenti e La spada del destino ogni racconto aveva un suo inizio ed una sua fine, qui siamo di fronte ad un progredire di eventi, colpi di scena e piccole rivelazioni che condurranno il lettore fino ad un epilogo apparentemente annunciato.

Conosciamo ancora meglio la leonessa di Cintra. Ciri sta vivendo uno scontro interiore che non le permette tregua: divisa tra una paura senza nome che le impedisce sonni tranquilli e la sicurezza di avere accanto l'uomo che le ha salvato la vita e le ha promesso di proteggerla a costo della propria, Geralt di Rivia. Sarà un percorso tortuoso che porterà la giovane Sorpresa direttamente tra le braccia di Kaer Morhen, la dimora degli strighi. È qui che sarà chiamata ad un addestramento senza precedenti per trasformarsi in qualcosa mai tentato prima, ma quando strani poteri psichici - forse magici - sembrano scuotere chi le sta accanto, tutto cambia, impercettibilmente.
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[ RECENSIONE ] Fu sera e fu mattina di Ken Follett | Mondadori

 

FU SERA E FU MATTINA di Ken Follett
781 pagine | 27.00€ cartaceo

17 giugno 997. Non è ancora l'alba quando a Combe, sulla costa sudoccidentale dell'Inghilterra, il giovane costruttore di barche Edgar si prepara con trepidazione a fuggire di nascosto con la donna che ama. Ma i suoi piani vengono spazzati via in un attimo da una feroce incursione dei vichinghi, che mettono a ferro e fuoco la sua cittadina, distruggendo ogni cosa e uccidendo chiunque capiti loro a tiro. Edgar sarà costretto a partire con la sua famiglia per ricominciare tutto da capo nel piccolo e desolato villaggio di Dreng's Ferry. Dall'altra parte della Manica, in terra normanna, la giovane contessa Ragna, indipendente e fiera, si innamora perdutamente del nobile inglese Wilwulf e decide impulsivamente di sposarlo e seguirlo nella sua terra, contro il parere di suo padre, il conte Hubert di Cherbourg. Si accorgerà presto che lo stile di vita al quale era abituata in Normandia è ben diverso da quello degli inglesi, la cui società arretrata vive sotto continue minacce di violenza e dove Ragna si ritroverà al centro di una brutale lotta per il potere. In questo contesto, il sogno di Aldred, un monaco colto e idealista, di trasformare la sua umile abbazia in un centro di erudizione e insegnamento entra in aperto conflitto con le mire di Wynstan, un vescovo abile e spietato pronto a tutto pur di aumentare le sue ricchezze e il suo potere.


I miei scrittori preferiti si potrebbero contare sulle dita di una mano e tra questi - senza dubbio - svetterebbero i nomi di Stephen King e Ken Follett. Due autori giganti, amati e chiacchierati in ogni parte del globo terrestre, capaci di rendere la vita impossibile ad un lettore vagamente parsimonioso. Eccomi, infatti, a stringere la mia copia di Fu sera e fu mattina il giorno stesso della sua uscita in libreria, dopo tre lunghi anni dall'ultimo romanzo di Ken Follett. Non c'è stato spazio per la ragione, nessun pensiero prima del famigerato click, (forse) qualche goccia di rimorso, ma - lo sappiamo - quelli arrivano quando oramai è troppo tardi! E se ve lo state chiedendo: no, quella coppia di nomi non è stata una scelta casuale, affatto.
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