[ RECENSIONE ] Sleeping beauties di Stephen King | Sperling

SLEEPING BEAUTIES di Stephen e Owen King
652 pagine | €21.90 cartaceo

Dooling è una piccola città fortunata del West Virginia, con una splendida vista sui monti Appalachi e lavoro per tutti. E a Dooling, infatti, che qualche anno fa è stato costruito un carcere all'avanguardia destinato solo alle donne, che siano prostitute o spacciatrici, ladre o assassine, o ancora tutte queste cose insieme. Ed è una di loro, in una notte agitata, ad annunciare l'arrivo della Regina Nera. Per il dottor Norcross, lo psichiatra della prigione, è routine, un sedativo dovrebbe sistemare tutto. Per sua moglie Lila, lo sceriffo di Dooling, poteva essere un presagio. Perché poche ore dopo, da una collina lì vicina, arriva una chiamata al 911, ed è una ragazza sconvolta a urlare nel telefono che una donna mai vista ha ammazzato i suoi due amici, con una forza sovrumana. Il suo nome è Evie Black. Intorno a lei svolazzano strane falene marroni e sembra venire da un altro mondo. Lo stesso, forse, dove le donne a poco a poco finiscono, addormentate da un'inquietante malattia del sonno che le sottrae agli uomini.
Sleeping Beauties si presenta nelle seducenti vesti di una complessa favola nera costellata di personaggi peculiari e misteriosi. Vicende personali coinvolgenti, imprevedibili colpi di scena e sbalzi emotivi che non posso essere evitati, ma che anzi ti colpiscono direttamente sulla bocca dello stomaco, togliendo quasi il respiro. Perchè - dobbiamo ammetterlo - non ci troviamo davanti ad un romanzo semplice o che possa essere affrontato con leggere disinvoltura. Sleeping Beauties concilia perfettamente note oscure e impenetrabili ad elementi appartenenti al genere fantastico chiamati a coinvolgere, stupire, emozionare. 
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[ RECENSIONE ] Ci vediamo tra poco di Tommaso Fusari | Mondadori

CI VEDIAMO TRA POCO di Tommaso Fusari
64 pagine | incluso in abbonamento kindle unlimited

Dalla terribile notte di dieci anni prima in cui tutto precipitò all'improvviso sconvolgendo la sua esistenza, la vita di Alice è cambiata radicalmente. Una nuova città, nuovi odori, nuove abitudini, nuove amicizie, e poi, dopo tutto il disorientamento, tutto quello stare male, la fatica di mettere radici, di sentirsi finalmente, e ancora, a casa. E come potrebbe essere diverso da così, se l'unica casa in cui Alice avrebbe voluto dormire sempre, Stefano, se l'è lasciata alle spalle quella notte lontana e sembra appartenere a una vita fa? Stefano e il panino al prosciutto che condividevano ogni giorno tornando da scuola, Stefano e quella fossetta sulla guancia destra che potevi notare quando sorrideva, Stefano e quell'ingenuità in cui Alice si incastrava così bene da sentirsi, finalmente, al sicuro. Alice ora è sola in mezzo alla tempesta, è disarmata e, incapace di reagire, sembra solo attendere il mulinello che da un momento all'altro la trascinerà di nuovo sul fondo. Ma un'eco lontana, che proviene da un luogo nascosto del suo cuore, cerca di farsi largo, un'eco che sa di sogni e nuvole in comune, di pezzettini di pellet tirati contro una finestra e di fughe silenziose da casa. Un'eco che è anche una promessa, e che forse è giunto il momento di mantenere.
Dove eravamo rimasti? Giusto, lacrime e fazzoletti. Ed è proprio qui che ritorniamo grazie a Ci vediamo tra poco che Tommaso Fusari regala letteralmente ai suoi lettori svelando quella parte della storia di Tempi duri per i romantici che forse conosciamo meno e che, frutto di un accurato cenno d'intesa, ci ha lasciato un pesante macigno sul cuore. La storia di Alice, appunto.
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[ RECENSIONE ] Caraval di Stephanie Garber | Rizzoli

CARAVAL di Stephanie Garber
429 pagine | €15.30 cartaceo

Il mondo, per Rossella Dragna, ha sempre avuto i confini della minuscola isola dove vive insieme alla sorella Tella e al potente, crudele padre. Se ha sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente; purtroppo, l'imminente, combinato matrimonio a cui il padre la sta costringendo significa la rinuncia anche a quella possibilità di fuga. E invece Rossella riceve il tanto desiderato invito, e con l'aiuto di un misterioso marinaio, insieme a Tella fugge dall'isola e dal suo destino... Appena arrivate a Caraval, però, Tella viene rapita da Legend, il direttore dello spettacolo che nessuno ha mai incontrato: Rossella scopre in fretta che l'edizione di Caraval che sta per iniziare ruota intorno alla sorella, e che ritrovarla è lo scopo ultimo del gioco, non solo suo, ma di tutti i fortunati partecipanti. Ciò che accade in Caraval sono solo trucchi ed illusioni, questo ha sempre sentito dire Rossella. Eppure, sogno e veglia iniziano a confondersi e negare la magia diventa impossibile. Ma che sia realtà o finzione poco conta: Rossella ha cinque notti per ritrovare Tella, e intanto deve evitare di innescare un pericoloso effetto domino che la porterebbe a perdere Tella per sempre.
Stupore e meraviglia: questo è Caraval. Queste sono state le due sensazioni che mi hanno accompagnato durante la lettura del romanzo della Garber e non mi hanno mai abbandonata fino alle ultime pagine. Quando ho deciso di leggere Caraval, infatti, non mi aspettavo una storia così fantastica, al limite del surreale ed in grado di catturare immediatamente l'attenzione. Non mi aspettavo che Caraval fosse in grado di gestire magistralmente generi apparentemente inconciliabili, creando un'atmosfera di pathos, incertezza e intima inquietudine che si respira in ogni angolo, in ogni sguardo, in ogni parola.

Una storia che vive sul filo del rasoio tra realtà e finzione in grado di intrecciarsi in modo realistico e coerente, costruendo una trama fitta ed intricata che affascina e coinvolge, senza sforzi. Il dubbio è motore principe dell'intera narrazione. Una storia che la Garber ci presenta con astuzia ed intelligenza narrativa al punto da spingere il lettore a dubitare di ogni suo più piccolo elemento fino ad indurlo a formulare ipotetiche congetture - poi distrutte nel giro di qualche secondo - inevitabilmente rapito da una scrittura impulsiva, ipnotica e magica.
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