[ RECENSIONE ] Ogni cosa è per te di Ronald H. Balson | Garzanti

OGNI COSA È PER TE di Ronald H. Balson
467 pagine | €17.60 cartaceo

Sophie è figlia di un amore impossibile. Di un amore che prova a unire due religioni diverse, due mondi in guerra. Perchè suo padre è ebreo e sua madre palestinese. Entrambi hanno lottato contro tutto e tutti per restare insieme. Sono dovuti scappare negli Stati Uniti per diventare una famiglia. Ma proprio quando credevano di essere al sicuro, tutto cambia: la madre di Sophie muore all'improvviso e suo nonno, che non ha mai accettato il matrimonio da cui è nata, la rapisce per portarla in Palestina. Suo padre è pronto a tutto pur di poterla riabbracciare. Anche a mettere a rischio la propria vita.
Una bambina rapita dai nonni materni e portata fino ad Hebron, nella lontana Palestina. Terra arida e pericolosa, dilaniata dalla guerra Israeliano-Palestinese e da un estremismo islamico pronto a distruggere anche il più piccolo raggio di pace. 8 milioni di dollari scomparsi e nascosti chissà dove. Due morti misteriose per le strade di Chicago, probabilmente legate al crimine finanziario. Scommesse sportive organizzate da soliti insospettabili. Un piano terroristico senza precedenti.

Questi sono solo alcuni dei punti forti che caratterizzano questo romanzo con cui - dopo il successo internazionale ottenuto con Volevo solo averti accanto - Ronald H. Balson si affaccia al mondo letterario portando alla luce un racconto potente ed emozionante, diretto ed incisivo, realistico ed emozionante in grado di raccontare l'agonia e la disperazione cieca di un padre, disposto a tutto pur di riabbracciare, ancora una volta, la sua piccola ed innocente bambina.

Quello che Balson costruisce con cura e dovizia di particolari è un vero e proprio intrigo internazionale che coinvolge l'intelligence americana, gruppi di resistenza in Medio Oriente ed anche due nostre conoscenze che ritroviamo con molto piacere. Infatti, dopo aver risolto il caso Ben Solomon nel suo precedente romanzo Volevo solo averti accanto, l'investigatore privato Liam Taggart e l'avvocato Catherine Lockhart si trovano a ricoprire due ruoli cruciali in una controversia internazionale dai risvolti tutt'altro che chiari ed inevitabilmente pericolosi, in grado di risvegliare in loro quel sentimento mai sopito di verità e giustizia. 
Jack Sommers prende parte ad un intricato crimine finanziario, in grado di nascondere più trappole di quanto fosse possibile prevederne ad occhio nudo, reso ancora più cieco ed ingenuo dall'amore potente e distruttivo di un padre disposto a tutto pur di raggiungere il suo scopo. Superando un inizio difficile da comprendere per chi non è abituato a districarsi nel gergo prettamente finanziario, la trama costruita con arguzia da Balson si dipanerà davanti ai vostri occhi come una coltre di nebbia all'orizzonte. Ogni cosa è per te non è un romanzo semplice o da sottovalutare, ma rappresenta quel genere in grado di stringere il lettore in una morsa stringente che non mollerà la presa.

Oltre a costruire una storia dal ritmo crescente ed intervallata da una vorace suspance, l'autore incorpora nella narrazione nozioni e riferimenti storici che delineano una proverbiale attenzione per i dettagli, oltre che un immutato rispetto per i suoi lettori, nulla viene lasciato al caso. Spostandoci in Medio Oriente, infatti, ci troviamo in una terra difficile da comprendere ai nostri occhi. Una terra fatta di uomini e donne che lottano per la pace e di altri essere umani in grado di respirare solo odio, guerra, razzismo e discriminazione. Ed è proprio in questa atmosfera che si celano i preparativi di un vero e proprio attacco terroristico ai danni del popolo israeliano, al centro esatto di una eterna guerra Israeliano-Palestinese che Balson ci descrive fin dalla sua origine.

Senza addentrarmi eccessivamente nei particolari di un romanzo che si legano perfettamente in una catena di emozioni e sentimenti contrastanti, quello che ho provato durante la lettura di Ogni cosa è per te risiede tutto nella speranza che vive come una lieve fiammella accesa nel cuore di ogni personaggio.

Anche in questo romanzo, come accaduto in Volevo solo averti accanto, sono rimasta letteralmente affascinata dallo stile linguistico diretto e coinvolgente, quasi cinematografico adottato dallo scrittore che non si perde in inutili fronzoli, ma sa esattamente quali corde sfiorare per coinvolgere il suo lettore dalla prima all'ultima pagina. La parte che più mi ha coinvolto è sicuramente quella medio-orientale che ci presenta un quadro eterogeneo e completo di una realtà che diamo quasi per scontata, ma che, alla fine, conosciamo solo in superficie. Terroristi, jihadisti, attentati, morte e distruzione è quello che vediamo riproporsi a scadenza sempre più riavvicinata da questa parte di mondo, ma poi non ci soffermiamo su quanti lottano, giorno dopo giorno, mettendo a rischio la loro stessa vita, per fermare questo insensato odio e riportare la pace in una terra oramai dilaniata e ridotta ad un cumulo di macerie.

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