[ RECENSIONE ] Il guardiano degli innocenti di Andrzej Sapkowski

IL GUARDIANO DEGLI INNOCENTI di Andrzej Sapkowski
372 pagine | 14.90€ cartaceo
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Geralt è uno strigo, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, che si guadagna da vivere uccidendo demoni, orchi, elfi malvagi. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l'occasione di eliminarlo una volta per tutte. Per questo lui ha chiesto asilo a Nenneke, sacerdotessa del tempio della dea Melitele e guaritrice eccezionale, nonché l'unica persona che può aiutarlo a ritrovare Yennefer, la bellissima e misteriosa maga che gli ha rubato il cuore.


Non sono un'appassionata di videogiochi e - se la memoria non mi inganna - l'unico cimelio vagamente tecnologico della mia infanzia-adolescenza assomigliava ad un pesante mattone grigio (gameboy).
Superiamo l'imbarazzo, quindi, come ho conosciuto The Witcher? Il mio primo ricordo legato allo strigo Geralt di Rivia risale a quasi un anno e mezzo fa quando - nel più classico viaggio di ritorno dal cinema - due miei amici molto nerd hanno menzionato questa chiacchierata prossima uscita legata ad un videogioco pazzesco. E considerata la mia ben magra esperienza del genere, mi sono lasciata convincere. E direi proprio che ne è valsa decisamente la pena! 


Il Guardiano degli Innocenti è la raccolta di racconti che apre il sipario sulla storia e le vicende attorno alla figura dello strigo, Geralt di Rivia. Devo ammettere di aver dubitato sulla scelta di dare il via ad una complessa narrazione fantasy partendo proprio da una serie di racconti, potendo facilmente rendere l'approccio frammentario e di difficile contestualizzazione.

Fortunatamente lo stile diretto ed immediato adottato da Sapkowski unito alla particolare natura del suo protagonista non crea affatto quel senso di pericoloso smarrimento, ma riesce ad accompagnare il suo lettore passo dopo passo, scoprendo in questo modo peculiarità e sfumature che la serie televisiva ha incomprensibilmente tralasciato. La definizione stessa di strigo racchiude tutta la meravigliosa complessità di Geralt: un mutante sterile dotato di abilità sovrumane, addestrato fin da bambino ad uccidere mostri su commissione. Si crede che sia incapace di provare alcuna emozione, ma - entrando nel cuore di una narrazione che non ammette distrazioni - si percepisce chiaramente in più occasioni quale sia il reale vuoto che Geralt tenta di riempire e quale profonda cicatrice sia oramai formato sul cuore di quel bambino strappato alla sua famiglia e destinato ad una vita mai scelta.

Ed ho apprezzato in particolar modo l'attenzione che Sapkowski pone nei dettagli e nelle descrizioni dei personaggi che Geralt incontra lungo la sua strada, donando quel pizzico di fragile umanità ad ognuno di loro. Il genere fantasy viene rispettato in molti dei suoi elementi: dalla magia alle creature fantastiche passando per un approccio narrativo sorprendentemente credibile e realistico.

Quello che - forse - è mancato in questo primo libro e che potrebbe confondere quanti non sono avvezzi al genere in questione è quel quadro generale capace di farci entrare in immediata confidenza con il mondo creato da Sapkowski. Un mondo incredibilmente complesso dove molti sono i nomi da ricordi, le facce da memorizzare e i luoghi da conoscere e riconoscere durante la lettura. Sarebbe stato un modo per facilitare il compito del lettore (magari anche inserendo una bella mappa ad inizio libro) che già si trova immerso in storie formate e ben separate con cui entrare in confidenza. Sapkowski, invece, ha preferito lasciare il tempo giusto ad ognuno di noi per assaporare la storia di Geralt, conoscere le sue abitudini ed il suo passato, apprezzare le sue qualità o sorvolare su qualche difetto ed entrare in contatto con personaggi che trasformeranno inevitabilmente la sua vita come Yennefer, Ranuncolo e la piccola Cirilla.

Non lasciatevi spaventare dai racconti perché Il guardiano degli innocenti si rivelerà essere una lettura allettante e molto piacevole, in grado di scorrere sotto i vostri occhi con sorprendente voracità e con quella persistente sete di conoscenza che dovrete necessariamente tenere a bada.

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