DENTRO L'ACQUA di Paula Hawkins
372 pagine | €149.50 c artaceo
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Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell'Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto: mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi, spezzati, confusi, a volte ambigui, l'hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta, è il momento di tornare. Di tutte le cose che Julia sa, o pensa di sapere, di sua sorella, ce n'è solo una di cui è certa davvero: Nel non si sarebbe mai buttata. Era ossessionata da quel fiume, e da tutte le donne che, negli anni, vi hanno trovato la fine - donne scomode, difficili, come lei - ma mai e poi mai le avrebbe seguite. Allora qual è il segreto che l'ha trascinata con sé dentro l'acqua? E perché Julia, adesso, ha così tanta paura di essere lì, nei luoghi del suo passato? La verità, sfuggente come l'acqua, è difficile da scoprire a Beckford: è sepolta sul fondo del fiume, negli sguardi bassi dei suoi abitanti, nelle loro vite intrecciate in cui nulla è come sembra.
Considerato la mia pregressa esperienza con La ragazza del treno mi sono approcciata alla lettura di Dentro l'acqua con quel senso di apprensione e diffidenza che mi contraddistingue quando decido di dare una seconda occasione ad un autore così seguito ed apprezzato come Paula Hawkins. Una sensazione che si è dissolta in poco tempo, pur rimanendo in atto qualche piccolo sbavatura evitabile.
Esistono persone che sentono il richiamo dell'acqua: una specie di sesto senso,
qualcosa di ancestrale che le riporta sempre a dove l'acqua scorre. Io sono una di loro.
Mi sento viva solamente quando sono vicina all'acqua.