[ RECENSIONE ] Absence - L'altro volto del cielo di Chiara Panzuti

ABSENCE - L'ALTRO VOLTO DEL CIELO di Chiara Panzuti
320 pagine | €15.00 cartaceo
Fazi Editore | Link Affiliato Amazon

È trascorso appena un mese dall'inizio del gioco insidioso di cui l’uomo in nero tiene le fila e coordinate dell’ultimo biglietto conducono Faith e i suoi compagni a Est. L’invisibilità è diventata per Faith, Jared, Scott e Christabel una strana routine, per sopravvivere in un mondo che non ha memoria di loro e il motivo che li spinge a continuare il viaggio intrapreso per tornare a esistere. Ma il siero NH1 comincia a indebolire il fisico dei ragazzi e la conquista dell’antidoto si fa sempre più indispensabile. Soltanto Faith sembra resistere agli effetti collaterali e sviluppa un’inaspettata prontezza fisica e mentale.Sotto l’ombra dell’Illusionista e sulle tracce dei biglietti dell’uomo in nero, i ragazzi della squadra Gamma fronteggiano più volte le squadre degli Alfa e dei Beta: il gioco, però, comincia a svelare il suo lato crudele, che non accetta provocazioni né debolezze. Dopo uno scontro violento con una squadra avversaria nella base navale di Changi Bay, a Singapore, Faith scoprirà alcuni risvolti delle regole spietate dell’Illusionista e si troverà faccia a faccia con l’altro volto della competizione e di se stessa.
A distanza di trecentosessantacinque giorni dall'uscita di Absence - Il gioco dei quattro, Chiara Panzuti torna in libreria con un seguito che chiede a gran voce conferme e un salto in avanti rispetto al suo predecessore. Se nel primo romanzo - originale e innovativo rispetto alla mole di young adult allora in circolazione - mi sono lasciata piacevolmente trasportare dalla corrente di una storia ben scritta ed intrigante senza avere, in partenza, particolari aspettative, in L'altro volto del cielo di aspettative, di curiosità e di attese ce n'erano in buona quantità e ( se non tutte ) molte si sono realizzate.

Se ne Il gioco dei quattro l'attenzione era posta quasi unicamente su Faith, Christabel, Scott e Jared ovvero la squadra Gamma, quella più debole e priva di difese, costruita sulla base di una totale ignoranza attorno a quell'improvvisa invisibilità che li ha colpiti come un fulmine a ciel sereno, uno dopo l'altro, lasciandoli scoperti, vulnerabili, soli. Ora, entriamo in contatto diretto con gli Alfa e i Beta, scoprendo le loro peculiarità e le loro contraddizioni, svelando poco alla volta le reali intenzioni dell'Illusionista e di come il suo devastante NH1 sia in grado di portare con sè effetti collaterali capaci di mettere a dura prova corpo, mente e spirito. In modo particolare, in L'altro volto del cielo Chiara Panzuti è riuscita a mettere in risalto - sotto una luce in grado di riflettere macchie e sfumature - il personaggio di Faith che, in questo secondo capitolo - assume sfaccettature, a mio avviso, ancor più intriganti, istintive e reali del suo precedente.


Se, fin dalle prime pagine, ritroviamo il suo forte senso altruistico e la sua preminente caparbietà anche di fronte alle situazioni più drammatiche, proseguendo nella lettura abbracceremo per la prima volta tutte le sue zone di ombra, fatte di dubbi e paure, di una rabbia incontrollabile che rischia di farla vacillare e di renderla, incredibilmente, ancor più viva. Emozioni, queste, che ci appaiono letteralmente davanti agli occhi grazie ad uno stile linguistico che Chiara Panzuti conferma in tutta la sua forte coerenza, arricchendosi di dettagli e puntuali particolari in grado di dare una marcia in più all'evolversi di una trama che non fatica a catturare la nostra attenzione. Molto interessante è il modo in cui Chiara è riuscita a riproporre il tema dell'invisibilità senza mai ripetersi, ma, anzi, portando elementi nuovi come debolezza e fragilità, rabbia e violenza che si riflettono, poi, nei suoi molteplici personaggi. 

Proprio come il cielo. C'è una parte visibile, che tutti conoscono, 
il coperchio quotidiano del nostro mondo. 
E c'è una parte reale, nascosta, molto più in là delle nostre teste,  su cui nessuno si interroga. 
La parte che lo compone davvero e di cui nessuno indovina la forma.

Vari sono gli elementi che Chiara Panzuti mette in gioco in questo secondo capitolo e alcuni di questi finiscono per assumere un ruolo di mera comparsa, rilegati sullo sfondo, come un semplice contorno alla vicenda principale e che, invece, a mio parere, avrebbero meritato una maggiore attenzione. Se questo è ciò che mi ha fatto storcere un po' il naso, ho apprezzato, invece, la coerenza di stile e approccio narrativo che la Panzuti dimostra di saper gestire anche in questo romanzo, riportando in scena finzione e realtà, insieme a quelle vivide descrizioni che mi avevano colpito fin dalle prime battute e ad un ritmo che segna chiaramente i suoi repentini cambi di registro, accompagnando l'evolversi della trama ed il viaggio verso la verità dei suoi protagonisti.

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