[ RECENSIONE ] Io non ti conosco di S.J. Watson | Piemme

IO NON TI CONOSCO di S.J. Watson
448 paine | €10.90 cartaceo

Da quando sua sorella Kate è morta, aggredita a Parigi da uno sconosciuto, la vita di Julia Plummer non è più la stessa: la stabilità che si era conquistata è in pericolo e lei sente il richiamo del suo vecchio insidioso nemico, l'alcol. L'unica persona con cui Julia può parlare di Kate è Anna, la coinquilina di Parigi, la persona che forse conosceva Kate meglio di tutti. E' lei a confidarle una cosa che nessuno sa: Kate si divertiva a vivere mille vite. Andava online fingendosi una persona diversa ogni volta, conosceva uomini, li incontrava. Così Julia non resiste alla tentazione e, usando le credenziali della sorella, decide di provarci anche lei e vivere per una volta la vita, almeno quella virtuale, di Kate per capire cosa può esserle successo. E' così che, protetta dal nome falso di Jayne, Julia contatta Lukas, uno degli ultimi amanti di sua sorella. All'inizio lo tratta con sospetto, ma poi, pian piano, tra i due nasce qualcosa che Julia scambia per amore. Finché, quando Lukas comincia a cambiare, Julia sarà costretta a domandarsi se le mani che adesso la toccano, con dolcezza ma anche con violenza, non siano le stesse che hanno fatto del male a sua sorella.
Tralasciando la trama che è stata già ampiamente dimostrata, cosa mi ha colpito del romanzo di Watson? Sebbene la prima parte della narrazione sia intervallata da ricordi e progressivi sbalzi temporali, l'autore spinge sull'acceleratore presentandoci una protagonista controversa, complessa e con un passato non facile da gestire. Entriamo subito in diretto contatto con Julia e con quella che, almeno alle apparenze, ci viene presentata come la perfetta famiglia felice della media borghesia. Ed è proprio un evento tragico ed improvviso, come la morte della sorella, che porterà a galla ogni sua fragilità, ogni suo passato ma non sepolto senso di colpa, insieme ai suoi dubbi, alla sua psiche complessa ed intrigata che la porteranno verso un vortice di decisioni sbagliati, di incontri segreti e di costanti, innumerevoli bugie, impedendole di distinguere la finzione dalla realtà, gli amici dai nemici.

Una prima parte della narrazione che potrei descrivere come puramente psicologica, andando ad analizzare ogni punto cieco del passato di Julia e di un presente che è tutt'altro che cristallino. 
Criticare le sue azioni sembrerà facile, quasi scontato a volte, ma, allo stesso tempo, è inevitabile provare una sorta di proverbiale empatia con i pensieri e le scelte di Julia, tale da condurre il lettore a percorrere fianco a fianco con la protagonista la medesima strada, a compiere i medesimi passi e soprattutto i medesimi piccoli, ma fondamentali errori di valutazione. 
Durante la lettura della parte più introspettiva, mi sono chiesta più volte dove volesse arrivare lo scrittore, quale fosse il punto di determinate svolte narrative e di quei continui legami con il passato che, ad intervalli quasi regolari, mi venivano proposti. Ed è proprio quando tutto sembrava chiaro, ineluttabile e quanto mai cristallino che la penna di Watson cala sul lettore come un fulmine a ciel serenoOgni teoria, ogni residua convinzione viene ad essere sconvolta, distrutta e capovolta, quasi avvolta in un vortice perpetuo e crescente di ansia, di voracità che porterà il lettore a scoprire che nulla è come sembra, niente è mai stato come ci è stato raccontato e che fondamentalmente ogni persona indossa delle maschere, sempre.

Una verità che Julia subirà sulla sua stessa pelle, rendendosi conto che ogni singola persona che ama, ha amato o che le era ancora al suo fianco ha mentito, nascondendole pezzi fondamentali della sua storia, raggirando i suoi sentimenti, tradendo la sua fiducia e spingendola verso confini oramai superati e senza un punto di ritorno. Così Watson è riuscito a confermare la mia prima impressione. La sua capacità di accerchiare il lettore e di non lasciarlo andare insieme insieme al talento del saper non rivelare e dell'illudere chi legge della sua arguzia e del suo sesto senso per poi lasciarlo basito davanti alla cruda realtà e a risvolti a cui non avrei pensato nemmeno per un istante.

3 commenti

  1. Come al solito... Ogni tua recensione aggiunge titoli infiniti alla mia lista... E sai che ti dico? Che questo lo voglio iniziare subito! Mi è presa la smania, la curiosità... Appena finisco ti scrivo qui il mio commento! Grazie, come sempre, dei tuoi preziosi consigli e del tuo stile impeccabilmente nello scrivere recensioni che ti immergono nell'atmosfera del libro e ti fanno voglia di divorarlo in mezzo secondo!

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    1. E, come sempre, grazie mille! *_* Leggere queste parole è una gioia immensa...

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  2. L'ho apprezzato molto anche io e trovo che l'autore abbia confermato il talento dimostrato con il primo romanzo.

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