[ RECENSIONE ] Il Caffè Delle Seconde Occasioni di Alison Kent


IL CAFFÈ DELLE SECONDE OCCASIONI di Alison Kent
302 pagine | €9.99 cartaceo
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Kaylie ha deciso di tornare a Hope Springs, la cittadina in cui è cresciuta circondata dall’affetto di Winton e May, che l’hanno accolta nella loro famiglia come una figlia. Ora che non ci sono più, ha acquistato la casa in cui ha vissuto con loro e ha deciso di trasformarla in un ristorante, il Two Owls Café. Kaylie vuole dare una svolta alla propria vita, e vuole farlo a partire dalla passione più grande che May le ha trasmesso: preparare dolci, soprattutto brownies. Sarà Ten Keller, il tuttofare più abile della città, gentile e affascinante, a occuparsi dei lavori. Ten è subito attratto dalla nuova arrivata, ma l’animo di Kaylie è chiuso e indurito dalle esperienze drammatiche di un passato che la tormenta ancora nei suoi incubi notturni. I suoi veri genitori l’hanno abbandonata da bambina, e lei ha bisogno di scoprire come sono andate le cose. Quando anche Ten le rivela una macchia oscura nei propri ricordi, Hope Springs sembra poter diventare lo sfondo perfetto di una splendida storia di amore e di riscatto.
Il caffè delle seconde occasioni è un romanzo che racconta di amore, di amicizia, di segreti, di piccole bugie e lontani fraintendimenti accompagnati dall'inebriante sensazione familiare di un caffè fumante, stretto tra le mani, unito alla dolcezza non convenzionale di brownies appena sfornati e capaci di immergere testa e cuore tra aromi deliziosi e francamente irresistibili.

Ci troviamo nella piccola cittadina di Hope Springs ben lontani dal clamore estenuante delle grandi città ed è proprio qui che Kaylie Flynn ha deciso di tornare per aprire il Two Owls Café: un progetto, un lavoro e una vita da dedicare a chi quella vita è stato capace di cambiarla totalmente. L'infanzia che Kaylie porta con sé come la peggiore delle ferite è costellata di ricordi indelebili, profonde cicatrici, famiglie affidatarie e una valigia sempre stretta tra le mani, quasi fosse un'imprescindibile ancora di salvezza fino all'incontro con May e Winton Wise. E' proprio tra le mura della casa che racchiude i suoi ricordi migliori che Kaylie ha deciso di ricominciare, prendendo in mano la sua vita ed affrontando quelle pressanti domande sulla sua famiglia d'origine che oramai non le danno più tregua. Con il preciso intervento di divertenti coincidenze, il mondo solitario di Kaylie inizia a popolarsi di nuove amicizie, vecchi ricordi ed inaspettati colpi di scena con un preciso nome e cognome: Ten Keller. 

Il caffè delle secondo occasioni vede l'inserimento di curiosi personaggi che troveranno maggiore caratterizzazione nei successivi capitoli di una serie di cui questo romanzo ne è l'apripista. Personaggi che si intrecciano con i suoi protagonisti e che sapranno gestire il proprio ruolo con cura ed attenzione, portando con sé la giusta dose di mistero e fascino in grado di spingere il lettore verso un approccio sicuramente vorace ed incuriosito.  Il legame che si crea tra Ten e Kaylie è quasi immediato, febbrile ed intuitivo, capace di coinvolgere il lettore fin dalle primissime battute. Sono due personaggi molto simili: entrambi portano con sé sensi di colpa, ferite e vecchie cicatrici che fanno fatica a mostrare, preferendo nascondersi dietro una maschera perfettamente costruita in anni di pratica e solitudine. Una maschera che, inevitabilmente, è condannata a cadere.

Pur avendo apprezzato lo stile linguistico e narrativo dell'autrice che rimane costante per l'intera narrazione  senza picchi improvvisi o dissacranti cadute, a non convincermi è stato l'approccio nell'ultima parte del romanzo. Là dove si attendevano reazioni di pancia e di cuore, spiegazioni ed attesi confronti viste le tematiche toccate e i risvolti che l'autrice ha inteso dare ai suoi personaggi, ho percepito una fretta di concludere non giustificata e che mal si concilia con la necessità di incuriosire il lettore. In conclusione, siamo di fronte ad un romanzo senza infamia e senza lode. Una via di mezzo che non lascia delusi, alla fine, ma nemmeno entusiasti della lettura appena conclusa.

Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea del romanzo

2 commenti

  1. questo libro mi incuriosiva, ora ho un'idea più precisa. Ideale per staccare un po' vero?

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