Prezzo: 18.00€ | Pagine: 300
Laurel Mack ricorda bene com’era la sua vita dieci anni prima, quando aveva tre figli anziché due: un accumulo di faccende da sbrigare, crucci e bollette scadute. Una vita che, con il senno di poi, le appare assolutamente perfetta. Perché una mattina, sua figlia Ellie, la figlia prediletta, quella con cui andava maggiormente d’accordo e di cui era più orgogliosa, era uscita di casa e non era più tornata. Dieci anni dopo, Laurel sta provando a fare i conti con questa incomprensibile verità. Paul, il suo ex marito, ha una nuova compagna e i suoi due figli, Hanna e Jake, sono andati a vivere altrove. Tutti sembrano andare avanti, tutti sembrano essersi fatti una ragione della scomparsa di Ellie, tranne lei. Finché un giorno, in un bar, la sua attenzione viene catturata da un affascinante sconosciuto. Occhi grigi, capelli brizzolati e scarpe eleganti, l’uomo ordina una fetta di torta, prende posto nel tavolo accanto al suo e le rivolge un ammaliante sorriso. Inaspettatamente, Laurel sente qualcosa che si scioglie dentro di lei, un barlume di speranza. Che questo incontro rappresenti una seconda occasione di felicità? Floyd, questo il nome dello sconosciuto, non esita a invitarla a cena e, poco dopo, a presentare a Laurel le sue due figlie, avute da due diverse relazioni. Ma dinnanzi alla più piccola, Poppy, di nove anni, Laurel resta senza fiato: la bambina è infatti il ritratto di Ellie. La stessa fronte spaziosa, le palpebre pesanti, la fossetta sulla guancia sinistra quando sorride. All'improvviso, tutte le domande rimaste senza risposta tornano a galla.
Parlarvi di Ellie all'improvviso a cuore leggero non è semplice. Sia per la sua trama intensa ed emotiva che non lascia spazio a pause o tempi morti, sia per la mia evidente difficoltà nell'evitare l'odiato e temuto spoiler. Quindi, non mi soffermerò tanto sulla sua evoluzione narrativa - di per sè lineare ed emotiva - quanto sulle sensazioni che mi hanno letteralmente travolto durante la lettura vertiginosa di questo romanzo. Perchè Ellie all'improvviso va letto, semplicemente.
Focus dell'intera narrazione è senza dubbio l'inspiegabile scomparsa di Ellie Mack. Una giovane adolescente come tante altre, impossibile da scorgere in mezzo alla folla di tanti jeans scoloriti, scarpe da ginnastica bianche e zaino sulle spalle. Nulla sarà come prima da quell'apparente tranquilla mattina di maggio del 2005 quando la famiglia Mack si trova ad affrontare il più terribile degli incubi, senza mai darsi pace, senza trovare ragioni valide, senza arrendersi mai. Una famiglia che arriva a sgretolarsi, pezzo dopo pezzo, spinti soprattutto dall'ostinazione cieca di una madre, Laurel, che vedeva proprio in Ellie tutto il suo mondo, splendente e perfetto.
La storia si alterna su diversi piani temporali che si affacciano sul presente e guardano in quel lontano passato attraverso gli occhi delle due protagoniste femminili, Ellie e Laurel, appunto. Se la prima ci racconta in modo molto spensierato e diretto tutto l'orrore che si nasconde dietro la sua scomparsa, Laurel apre la finestra nel suo presente, esattamente dieci anni dopo, quando un furtivo incontro con un perfetto - seppur affascinante - sconosciuto sembra poterle mostrare quel barlume di speranza a lungo cercata. Eppure, il destino non finisce mai di sorprendere e sa giocare le sue carte e, in alcuni casi, lo fa nel momento di massima fragilità e in modi indubbiamente meschini.
Quello che mi ha sostanzialmente colpito di questo romanzo è proprio l'approccio stilistico e linguistico che Lisa Jewell adotta per buona parte della narrazione. Un thriller che oserei definire parzialmente atipico dove non ci ritroviamo alla spasmodica ricerca del colpevole e dove, forse, manca quell'adrenalina e quel pathos evidente, ma che sa giocare in una maniera molto sottile con un aspetto privato e psicologico capace di toccare corde attuali, realistiche e incredibilmente d'effetto. I personaggi principali che entrano in contatto con le nostre protagoniste sono costruiti in modo preciso e mai scontato, riuscendo a catturare l'attenzione del lettore sia per caratteristiche fisiche che per particolari e curiosi atteggiamenti che troveranno spiegazione al momento più opportuno.
Ellie all'improvviso è un romanzo che mi ha lasciato letteralmente di stucco, senza parole, incapace di comprendere come possa essere accaduto tutto ciò. Eppure non è, a ben pensarci, così assurdo o troppo distante dalla realtà. In questo romanzo, infatti, si trovano appigli così forti con la cronaca da arrivare quasi a leggere le sue pagine con una sorta di rassegnazione mista ad orrore e accompagnata da una profonda tristezza che esplode, in modo inevitabile, esattamente all'ultima pagina.
Molto interessante, magari lo leggerò.
RispondiEliminaGrazie :)
EliminaLetto in due giorni....senza parole....bello
RispondiEliminaMolto bello :)
Elimina