[ RECENSIONE ] L'annusatrice di libri di Desy Icardi | Fazi Editore

L'ANNUSATRICE DI LIBRI di Desy Icardi
408 pagine | €16.00 cartaceo
Fazi Editore | Link Affiliato Amazon

Torino, 1957. Adelina ha quattordici anni e vive con la zia Amalia, una ricca vedova, parsimoniosa fino all’eccesso, che le dedica distratte attenzioni. Tra i banchi di scuola, la ragazza viene trattata come lo zimbello della classe: alla sua età, infatti, non è in grado di ricordare le lezioni e ha difficoltà a leggere. Il reverendo Kelley, suo severo professore, decide allora di affiancarle nello studio la brillante compagna Luisella. Se Adelina comincerà ad andare meglio a scuola, però, non sarà merito dell’aiuto dell’amica ma di un dono straordinario di cui sembra essere dotata: la capacità di leggere con l’olfatto. Questo talento, che la ragazza sperimenta tra le pagine di polverosi volumi di biblioteca, rappresenta tuttavia anche una minaccia: il padre di Luisella, un affascinante notaio implicato in traffici non sempre chiari, tenterà di servirsi di lei per decifrare il celebre manoscritto Voynich, “il codice più misterioso al mondo”, scritto in una lingua incomprensibile e mai decifrato. Se l’avidità del notaio rischierà di mettere a repentaglio la vita di Adelina, l’esperienza vissuta le lascerà il piacere insaziabile per i libri e la lettura.
Il mio approccio iniziale con L'annusatrice di libri di Desy Icardi è nato sotto la (promettente) stella del più cauto ottimismo. Mi spiego meglio. Tante (forse troppe) sono state le delusioni e le fregature che si sono via via sommate nello scegliere romanzi che parlassero di libri, di biblioteche misteriose, di persone amanti della lettura che (inspiegabilmente visto la nostra ben nota sedentarietà) si trovavano alle prese con misteri da svelare e guai da superare. La nota positiva in tutto questo? Oramai so riconoscerle praticamente ad occhi chiusi e - al netto di qualche scelta narrativa da rivedere - L'annusatrice di libri si è rivelata essere davvero una piacevole scoperta.

Pensate per un attimo alle sensazioni che provate durante la lettura. Prendete quelle emozioni che vi spingono a notti insonni e occhiaie perenni solo per scoprire cosa si cela a poche parole dalla fine. Immaginate, ora, di non riuscire più a leggere nel modo tradizionale, ma di poterlo fare solo e unicamente attraverso il vostro naso.  Perchè è proprio questo il punto: Adelina è un'annusatrice di libri.  Nulla a che vedere con il loro odore o quello della carta appena stampata. Parliamo di un dono molto raro (e di una lontana leggenda) che permette alla nostra giovane protagonista di percepire emozioni e sensazioni, protagonisti e vicende grazie al senso dell'olfatto. Divorare libri in pochissime ore, conoscere testi di difficile comprensione e farlo in tutte le lingue del mondo è diventato per lei un gioco da ragazzi. E le conseguenze di questa imprevedibile scoperta la condurranno, pagina dopo pagina, tra le braccia del suo stesso nemico. 
L'annusatrice di libri si colora della profonda bellezza della lettura a noi così familiare (con titoli e citazioni che apriranno molti cassetti della vostra memoria) ed è caratterizzata da due elementi in grado di conferire quella spinta in più ad un romanzo che, altrimenti, sarebbe rimasto lì, intrappolato nel limbo delle delusioni e delle fregature di cui vi parlavo prima.

Elementi che rispondono al nome di magia e mistero, calibrati ed equilibrati in modo molto attento dall'autrice, quasi ad essere serventi ad una trama in continua evoluzione. In modo particolare, ho apprezzato l'intelligenza stilistica di non premere eccessivamente sull'acceleratore, di non esagerare nel loro utilizzo e nel dare, invece, maggior risalto al passato e alle vicende delle due protagoniste femminili.

Scelta che, a parer mio, ha reso una storia (seppur fantastica) realmente credibile, arricchita da personaggi peculiari e ben caratterizzati che si sono guadagnati il loro ruolo al centro della scena. Tra tutti, non posso che richiamare alla vostra attenzione il nome dell'Avvocato Ferro. Un vecchietto decisamente poco propenso al contatto umano (e come biasimarlo?) che sa trovare conforto, cordiale compagnia e molte risposte nei suoi libri. Un'annusatore nel senso più tradizionale del termine che si ritroverà, suo malgrado, coinvolto in una storia oscura, torbida, decisamente pericolosa.

Note positive che si accompagnano a piccole stonature che, nel loro insieme, non hanno intaccato una sinfonia comunque armoniosa e coinvolgente. Scelte stilistiche, soprattutto nell'ultima parte del romanzo, che per gusto strettamente personale, forse, avrei affrontato in maniera diversa. Ho percepito una chiusura troppo tirata, come a voler chiudere in fretta il cerchio, riempire il lettore di movimenti improvvisi e lasciarlo sgomento. Devo ammettere di aver molto apprezzato la scelta finale, ma avrei preferito arrivare a quel momento in modo parzialmente diverso, magari con meno coincidenze che hanno rischiato di intaccare il senso realistico della storia fino ad allora dato dall'autrice.

Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea del romanzo

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