[ RECENSIONE ] La tua ultima bugia di Rachel Abbott | Piemme

LA TUA ULTIMA BUGIA di Rachel Abbott
360 pagine | €19.90 cartace

La casa di Marcus North appare come un luogo magnifico e spaventoso a Evie, la prima volta che vi mette piede. Immensa, affacciata su una scogliera, una stupenda vetrata dopo l'altra. Per Marcus, però, le cose sono molto diverse. Quella casa è legata per sempre al ricordo della prima moglie, Mia, e di ciò che accadde al piano di sotto, dove la palestra e la piscina ormai sono chiuse da tempo. E dove lui non mette più piede. Ma adesso c'è Evie, un nuovo, luminoso amore che cancellerà il buio del passato. Almeno così la vede lui. Non la pensa così Cleo, la sorella di Mark. Non le piace Evie, come del resto non le piaceva Mia. E quando Mark comincia ad allontanarsi, Evie a restare sempre più spesso sola con la sua bambina in quella immensa casa, e Cleo a cercare di capire che cosa c'è davvero tra il fratello e la sua nuova donna, pian piano le verità che ciascuno nasconde verranno a galla. E, come avrà modo di scoprire la detective King - la stessa che accorse quando Mia cadde dalle scale, e che adesso si troverà di fronte, in quella stessa casa, a una scena spaventosa -, l'ultima bugia sarà la più terribile.
Leggendo La tua ultima bugia di Rachel Abbott mi sono trovata a sfogliare un romanzo che si presenta come un thriller a metà. Troppo spesso, devo ammetterlo, mi sono lasciata sedurre da una trama coinvolgente (e parziale) che sembrava presupporre una lettura sostenuta e adrenalica, accompagnata da tutti quei preziosi elementi stilistici che per me sono diventati imprescindibili. 

Una delusione, quindi? 
Non completamente.

La storia che ci viene raccontata in terza persona dalla Abbott bussa fin dalle primissime battute alla mente del lettore, presentandosi come un piccolo e persistente tarlo che si aggrappa - in modo letterale - alla sua curiosità, a quella vena pulsante di sapere, conoscere, sottolineare ogni piccolo indizio, ogni verità celata ed un passato che gioca qui un ruolo fondamentale. Bugie, inganni, morte e vendetta sono questi i temi principali attorno i quali ruota La tua ultima bugia e la vita dei suoi protagonisti. Un thriller che ci viene presentato come psicologico, ma che a mio personalissimo avviso manca di alcuni elementi che, altrimenti, avrebbero sicuramente conferito uno slancio netto ad una narrazione sì piacevole, ma non all'altezza delle mie aspettative. Primo fra tutti, è il ritmo il tassello più importante che risulta essere deficitario. Manca quel senso di pura adrenalina, di persistente inquietudine, di assoluta incertezza che prima ti avvolge, poi ti scuote e infine ti lascia all'ultima pagina, ancora confuso, ma assolutamente ripagato. Una mancanza (importante) che viene, in parte, sopperita da uno stile narrativo diretto e scorrevole, capace di coinvolgere senza particolari macchinazioni e che sa accompagnare il lettore, fianco a fianco, fino ad un epilogo curioso ed aspettato. Un buon libro che si traduce in un thriller d'intrattenimento che assolve al suo ruolo, ma che presenta alcuni nei che limitano, in modo inevitabile, la mia sete di assoluto appagamento.

I personaggi, ad esempio, escludendo Evie che è portavoce e protagonista femminile, non vengono valorizzati a sufficienza, riuscendo ad ottenere un sei politico e a terminare l'atto giusto in tempo prima di abbandonare la scena principale. Cloe, Marcus e la stessa detective King sono presenti in ogni scena o suo parziale capovolgimento, ma non riescono a lasciare quel segno netto e distintivo che ogni lettore naturalmente si aspetta. A differenza di Evie che risulta essere capace di accompagnare ad ogni sua parola, ogni suo gesto e ogni sua (in apparenza) incomprensibile decisione un alone di mistero, di incertezza, di foschia che gli amanti del thriller non solo sperano di trovare, ma che pretendono, semplicemente. Troverete alcuni buoni spunti durante la lettura di questo romanzo che gioca con i temi più classici e intramontabili del genere letterario in questione: da un passato violento e doloroso che nasconde più di quello che si potrebbe pensare a inganni e bugie che rischiano di prendere il sopravvento sulla ragione fino ad un sostanzialmente capovolgimento di ruoli di racchiudere il precario equilibrio tra apparenza e verità


13 commenti

  1. Questo libro mi incuriosiva un sacco però la tua recensione mi ha appena fatto capire che non fa per me.

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  2. Non lo conosco, ma non ne sono attratta

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  3. Le tue recensioni sono sempre ottimamente argomentate e proprio per questo posso affermare che questo libro non fa al caso mio.
    Ciao da Lea

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  4. L'avevo notato in libreria ma non credo lo leggerò, la tua recensione è molto precisa e, considerandoti esperta del genere, mi fido molto del tuo parere, quindi passo.

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  5. Poco tempo e troppi libri (belli) che attendono di essere letti, questo lo salto senza rimpianti.
    Un abbraccio
    Bacci

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  6. Sono d'accordo...gli elementi ci sarebbero, ma manca sempre qualcosa. Per me è stata un poco una delusione, forse per l'aspettativa che avevo. L'ho finito, ma non so se lo consiglierei.

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