[ RECENSIONE ] Thunderhead di Neal Shusterman | Mondadori

 

THUNDERHEAD di Neal Shusterman
396 pagine | 20.00€ cartaceo
Oscar Mondadori | Link Affiliato Amazon


In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci. Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti. Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente. Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento. Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare?


Avevo lasciato le ultime righe di Falce con una bella sensazione addosso unita alla curiosità di scoprire cosa sarebbe accaduto nel secondo capitolo. Fortunatamente - a differenza di altre serie letterarie di cui ancora oggi non si vede la fine (ciao George R.R. Martin) - l'attesa non è stata poi molta e la mia curiosità ha ricevuto la risposta che aspettava. Mi ha soddisfatta? Ecco, non del tutto.

Tutte le storie hanno le loro radici in un tempo e in un luogo. 
Anche le favole più innocenti per i bambini hanno origini sorprendenti.

All'inizio, devo ammetterlo, mi aspettavo qualcosa di più. Partendo da un fine atto primo incredibilmente aperto, ero quasi certa di trovare nelle prime pagine quella buona dose di pathos e azione, magari condita da qualche elemento imprevedibile che mi avrebbe spinta ad una lettura vorace, quasi inarrestabile. In fondo, questo era accaduto con i primi capitoli di Falce. E, invece, a sorprendermi in senso non propriamente positivo è stata la lentezza incomprensibile della prima parte della narrazione. Una scelta tutt'altro che fedele al suo precedente e che - a mio parere - male si approccia con la volontà dell'autore di svelare le evoluzioni dei suoi protagonisti e di presentare i nuovi acquisti decisamente molto promettenti e - a conti fatti - non pienamente sfruttati fino in fondo.

Nemmeno il Thunderhead è riuscito a convincermi.
In sostituzione ai diari delle falci, infatti, Neal Shusterman decide di dare voce piena e consapevole all'entità onnisciente capace di governare l'intero globo terrestre, o quasi. Interessante scoprire i pensieri di una mente perfetta e assistere ad una evoluzione quasi sorprendente, arrivando a toccare anche sfumature emotive che da una semplice macchina non è facile aspettarsi. Eppure, quella voce non mi ha coinvolto. L'ho trovata in gran parte monocorde, senza spinta, quasi noiosa, al punto da spingermi a saltarne, senza particolari rimpianti, ben più di qualche riga. Ma la seconda parte e il suo epilogo, in modo particolare, sono arrivati al momento giusto. 
C'è stato un cambio di rotta quanto mai decisivo. La narrazione ha preso esattamente la piega scorrevole, intuitiva ed enigmatica che mi aspettavo sin dall'inizio. Inutile fare supposizioni perchè le ultime righe vi lasceranno a bocca aperta, inevitabilmente. 

Ho letto gli ultimi capitoli di Thunderhead con quella smania di finire che mi era mancata nella prima parte. Il desiderio di sapere, di conoscere, di comprendere il perchè di molte azioni mi ha spinto ad una lettura veloce, bramosa, ininterrotta. Insomma, proprio quella che piace a me. Non mancheranno i colpi di scena che Shusterman decide - a torto o a ragione sta a voi decidere - di riservare nelle battute finali, lasciando così in sospeso domande che troveranno risposta solo nel capitolo conclusivo della trilogia.

A mente fredda, Thunderhead è stata una lettura godibile pur senza quel ritmo frenetico che mi sarei aspettata e un approccio distopico che si respira a fatica. Un romanzo che è capace di intrattenere, ma che, proprio a causa di alcune sue incomprensibili mancanze, non sono riuscita proprio a trovare irresistibile. Però, dannazione, se vale il finale!

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