[ RECENSIONE ] L' innocente di Alison Weir | Beat Edizioni

L' INNOCENTE di Alison Weir
457 pagine | €13.50 cartaceo
Beat Edizioni | Link Affiliato Amazon

Inghilterra, 1554: Jane Grey, sovrana per appena nove giorni, si aggira inquieta nella dimora di Master Partridge, il carceriere della Torre di Londra. In quell'edificio che si affaccia sulla Tower Green, dove fu giustiziata anni prima Anna Bolena, è tenuta prigioniera insieme alle sue dame di compagnia, dopo essere stata giudicata colpevole di alto tradimento e condannata, poco più che sedicenne, a essere bruciata viva a Tower Hill, o decapitata, secondo il volere della regina Maria. Ha un'unica possibilità per salvarsi, stando almeno alla promessa dell'anziano abate di Westminster: abiurare la fede riformata. Soltanto l'abiura potrà convincere Maria Tudor, intenzionata a restaurare nel regno la religione cattolica dopo lo scisma del padre, a concederle la grazia. Lady Jane, tuttavia, è pronta a riconoscere le sue colpe - aver indossato una corona non sua e avere, così, permesso che il suo cuore e la sua volontà fossero influenzati dalle brame di potere altrui -, ma non può tradire il proprio credo e barattare la vita eterna con quella terrena.


Solitamente nel buttare giù di pancia le prime frasi di una recensione cerco sempre di non superare il confine di quel troppo che potrebbe togliere gusto e curiosità al prossimo lettore, ma si può davvero parlare di 'pericolo spoiler' in questo caso? Considerato il genere in questione e la frase riportata in apertura di sinossi credo di poter essere svincolata facilmente da ogni responsabilità.

Negli ultimi mesi mi è capitato spesso di incrociare opinioni sulla serie dedicata alle mogli di Enrico VII e con toni decisamente positivi, , eppure non avevo mai intercettato nulla sul primo romanzo storico di Alison Weir pubblicato in Italia nel 2015. Ho rischiato? Probabilmente. È andata bene? Eh, no, niente spoilers. Siamo al tramonto del regno di Enrico VII e all'alba di una nuova fase monarchica quanto mai incerta e fragile, qui tra palazzi sontuosi e sussurri impronunciabili conosciamo una giovanissima Jane Grey. Cresciuta senza nemmeno un briciolo di affetto materno, privata di quel conforto che dovrebbe essere naturale e condannata a portare il peso di non poter essere quel figlio maschio tanto atteso e invocato. A dispetto di una precoce intelligenza ribelle ed effervescente che non mancherà di dimostrare, la sua vita sarà costellata di decisioni sbagliate compiute proprio da quelle stesse persone che avrebbero dovuto proteggerla da un mondo esterno fatto di uomini privi di scrupolo e morale. Eppure Jane in ben più di un'occasione riuscirà a dimostrare tutto il suo coraggio spinto oltre dalla sua testardaggine e da quell' incrollabile forza d'animo a protezione quasi estenuante di una fede religiosa che difenderà fino al respiro finale.

[...] grazie a lui  sto cominciando a vedere mia madre come un essere umano
con le sue forze e le sue debolezze come chiunque altro.

Al netto di un romanzo costellato di personaggi storici accanto ad altri creati da zero, la Weir dimostra lo straordinario talento di saper caratterizzare nel dettaglio ogni figura sviluppandone non solo il carattere, ma andando ben più in profondità. Entrando, infatti, nella mente di ognuno di loro riesce a cogliere nel dettaglio quell'apporto psicologico ed ogni sfaccettatura morale in grado di condizionare - nel bene e nel male - l'intera vicenda dall'atto iniziale fino al più inevitabile degli epiloghi.

A conti fatti, la Weir presenta una capacità evidente in grado di fare la differenza: riesce a far sentire il lettore parte integrante della scena dipingendo quella realtà storica con colori vividi e concreti, affascinanti e coerenti anche nella parte romanzata. Sa rendere una storia già conosciuta - dove di nuovo o sorprendente dovrebbe esserci ben poco - effervescente ed empatica, capace di strappare quella dose necessaria di curiosità e stupore pagina dopo pagina. Pur essendo un romanzo senza dubbio corposo e ricco di dettagli - salvo sporadiche scene che avrebbero potuto essere snellite - la lettura non risulta mai pesante o ripetitiva.

La Weir rende il tutto piccante ed incredibilmente comunicativo.  Quello che troverete riportato nero su bianco non è soltanto una pagina importante della storia millenaria britannica, ma qualcosa di più. La Weir entra nella stessa dei suoi personaggi e - in particolare - riesce a mettere in luce la figura di Jane Grey, sovrana per appena nove giorni, fervente protestante e una delle eroine inconsapevoli più tragiche del passato inglese. Durante la lettura provate a chiudere gli occhi per un istante: vi sembrerà quasi di percorrere quei lunghi corridoi all'ombra di palazzi sontuosi dove a regnare non sono pace e giustizia, ma silenzi e parole sussurrate, intrighi pericolosi e tradimenti della peggior specie.

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