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[ RECENSIONE ] L' uomo del bosco di Mirko Zilahy | Longanesi

L'UOMO DEL BOSCO di Mirko Zilahy
379 pagine | €19.90 cartaceo


Il professor John Glynn, scienziato di fama mondiale, è al lavoro su una speciale sonda geofonica, SismoTime, che ascoltando la voce del nostro pianeta - i movimenti nelle profondità della crosta terrestre - sarà in grado di prevedere ogni tipo di terremoto con grande anticipo salvando milioni di vite umane. Nel momento in cui presenta la sua invenzione alla stampa, John Glynn è una stella del firmamento accademico, ma nessuno sa che la causa scatenante di quella ascesa straordinaria ha una precisa data di nascita: il 19/04/1990, quando, poco prima dell'alba, suo padre Liam Glynn - il grande eretico delle scienze geologiche degli anni Ottanta - scompare nell'esplosione di una miniera in Belgio insieme alla sua squadra di estrattori. Da quel tragico giorno sono trascorsi trent'anni e per John la memoria di quel tempo si è polverizzata in un oblio nebuloso. Almeno finché la sua famiglia non si trasferisce nella casa che affaccia sulla fiabesca Civita di Bagnoregio, la città che muore. Da quel momento una serie di eventi straordinari sconvolge la vita perfetta del professore. Come se con un gesto magico avesse spalancato un abisso da cui affiorano pezzi di un mosaico spaventoso, John si ritroverà a fare i conti con un passato sepolto sotto gli strati di un peccato originale antico quanto è antico il mondo. Perché nel bosco dell'infanzia si nasconde il segreto più spaventoso. È lì che ci aspetta. Ed è lì che lo ritroveremo.


La difficoltà nel parlare di un romanzo thriller sta tutta qui: riuscire a non dirvi cose che vorrei assolutamente dirvi, ma farlo in modo che (sempre quelle cose) possano ugualmente arrivare perché sono proprio quei dettagli che ti fanno dire ' questo libro lo devi assolutamente leggere '.
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[ RECENSIONE ] So che un giorno tornerai di Luca Bianchini

SO CHE UN GIORNO TORNERAI di Luca Bianchini
264 pagine | €18.00 cartaceo
    Mondadori | Link Affiliato Amazon

Angela non ha ancora vent'anni quando diventa madre, una mattina a Trieste alla fine degli anni Sessanta. Pasquale, il suo grande amore, è un “jeansinaro” calabrese, un mercante di jeans, affascinante e già sposato. Lui le ha fatto una promessa: “Se sarà maschio, lo riconoscerò”. Angela fa tutti gli scongiuri del caso ma nasce una femmina: Emma. Pasquale fugge immediatamente dalle sue responsabilità, lasciando Angela crescere la bambina da sola insieme alla sua famiglia numerosa e sgangherata. I Pipan sono capitanati da un nonno che rimpiange il dominio austriaco, una nonna che prepara le zuppe e quattro zii: uno serio, un playboy e due gemelli diversi che si alternano a fare da baby sitter a Emma. Lei sarà la figlia di tutti e di nessuno e crescerà così, libera e anticonformista, come la Trieste in cui vive, in quella terra di confine tra cielo e mare, Italia e Jugoslavia. Fino al giorno in cui deciderà di mettersi sulle tracce di suo padre, e per lui questa sarà l’occasione per rivedere Angela, che non ha mai dimenticato.
Oggi si apre ufficialmente il nostro nuovo anno insieme.

So che un giorno tornerai
 non è altro che un desiderio inarrestabile che riscalda il cuore maltrattato di Angela ed Emma. Sono due ragioni in apparenza molto diverse a spingere madre (prima) e figlia (poi) alla ricerca quasi ossessione e incredibilmente testarda della propria identità e di quel pezzo di cuore che, pur mancante, continua a battere, nonostante tutto. Se Angela a soli venti anni decide di scappare di fronte ad un destino di madre che non ha mai sentito veramente suo, Emma è cresciuta con l'assurda idea di essere sbagliata, privata dell'amore materno per qualcosa che chiaramente non può cambiare e arrivando fino a compiacere quella donna sconosciuta, sfuggente ed egoista. Luca Bianchini ci racconta una storia familiare che potrebbe essere mia quanto vostra. 
Uno stralcio di vita vissuta che, spinta da una scrittura fluida e piacevole, si fa forte di una spontaneità che coinvolge unendo, all'occorrenza, leggerezza e puntuale ironia. Tra le sue pagine, infatti, si respira una sensazione di mutevole nostalgia che sa scuotere la nostra attenzione, senza risultare mai scontata o altrimenti banale. È un gioco continuo tra desideri ed illusioni, tra scelte sbagliate e volontà che non possono essere facilmente scalfite. In essa c'è la testardaggine di due donne che si lasciano trasportare dalla corrente dell'amore e la forza di un legame familiare che esiste ed esisterà sempre. È proprio la familiarità del raccontato ad avermi fatto comunque apprezza scelte e personaggi che,  a diverse condizioni, avrei disprezzato senza appello.

E, invece, Luca Bianchini ci conduce attraverso uno spettro molto ampio di colori e sentimenti racchiusi, poi, in un finale che è stato capace di strapparmi un meritato sorriso, come accade nei più attesi dei lieto fine. Ma non vi aspettate paradossali miracoli o fatine triestine munite di bacchetta magica. Nulla di diverso dalla realtà troverete in questo romanzo: quella dura e cinica, inevitabile ed affascinante, infine, sorprendentemente vera.
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[ RECENSIONE ] Una posizione scomoda di Francesco Muzzopappa

UNA POSIZIONE SCOMODA di Francesco Muzzopappa
221 pagine | €14.50 cartaceo
Fazi Editore | Link Affiliato Amazon

Fabio è un ragazzo diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Agli occhi di registi del calibro di Amelio e Sorrentino, Fabio è una promessa del cinema italiano. Peccato che, dopo essere partito con il sogno di scrivere film d'autore, oggi lo ritroviamo a fare lo sceneggiatore di film porno. Deprimente, vero? Ma è l'unico modo per sbarcare il lunario. Così, invece di veder realizzato Il cielo di piombo, copione che da anni ingiallisce in un cassetto della sua scrivania, a Fabio tocca sfornare a un ritmo da infarto sceneggiature come la parodia di 20.000 leghe sotto i mari (per ottenere il nuovo titolo, sostituire la elle di "leghe" con una esse). Ma il giorno in cui gli annunciano che uno dei film da lui firmati, L'importanza di chiamarsi Ernesto (sostituire la emme di "chiamarsi" con una vu), è in lizza al Festival del Porno di Cannes, a Fabio viene un'idea che cambierà il corso della sua vita.
Eccomi qui, la sera del mio -n compleanno a scrivere di porno! Cosa potrei volere di più?
Vi giuro non è come sembra. 
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[ RECENSIONE ] Eppure Cadiamo Felici di Enrico Galiano | Garzanti

EPPURE CADIAMO FELICI di Enrico Galiano
356 pagine | €12.00 cartaceo

Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un’estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l’appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire. Fino a quando una notte, in fuga dall'ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l’amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova. Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi.
Eppure cadiamo felici è quel genere di romanzo che ti scorre dentro prendendo la parte più bella di te, tirandola fuori, mostrandola al mondo intero. Perchè c'è un pezzo di ognuno di noi dentro le pagine dell'esordio letterario di Enrico Galiano, professore di lettere che sa parlare ai giovani e lo fa nel modo migliore: senza maschere, senza filtri, senza bisogno di parole auliche o ricercate.

Va dritto al punto, senza mai girarci intorno! In quello che potrebbe essere scambiato come l'ennesimo young adult, Galiano parla di emozioni forti e dolorose, bellissime ed indescrivibili, autentiche capaci di stravolgere cuore ed anima, mente e razionalità.
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