[ RECENSIONE ] Quello che non siamo diventati di Tommaso Fusari

QUELLO CHE SIAMO DIVENTATI di Tommaso Fusari
262 pagine | €17.00 cartaceo

«Andrà tutto bene, Michael.» «E come fai a dirlo, Sara? Prevedi il futuro?» «Non prevedo il futuro, ma siamo insieme, no?» Mi volto verso il campo di cocomeri e le vigne, che avevamo attraversato per arrivare alla recinzione. Non c'è nessuno all'orizzonte. «E se andasse tutto male?» «Be', restiamo insieme.» «Sempre?» «Per tutta la vita.» Una promessa fatta da bambini, calda e rassicurante come una carezza, come un abbraccio quando fuori fa tanto, tanto freddo. Un fratello e una sorella, Michael e Sara, che una volta erano inseparabili e ora sono quasi due estranei, due che, pur abitando sotto lo stesso tetto, si sfiorano appena. Ma a un certo punto però qualcosa, o meglio qualcuno, irrompe nella loro vita facendo vacillare il loro piccolo mondo cristallizzato, fatto di giorni sempre uguali, silenzi, muti rimproveri, possibilità sospese, distanze che diventano siderali e ricordi sbiaditi. Di nuovo, Michael e Sara sono di fronte a qualcosa che potrebbe stravolgere la loro esistenza. E se soltanto smettessero di vivere ogni cambiamento come una crepa dalla quale possono entrare solo cose brutte, forse potrebbero riprendere il cammino interrotto tanti anni prima, trovare il modo di tornare a respirare, a credere nel futuro, e, magari, infine, ritrovarsi.
Quello che non siamo diventati è esattamente quel genere di lettura capace di scavare nell'intimo di ognuno di noi, raccontando una storia che pochi hanno pienamente vissuto ed in grado di renderla così familiare, empatica, reale come fosse quella di ognuno di noi. Tommaso Fusari si conferma essere uno scrittore di altri tempi, pungente ed elegante, pragmatico e fedele ai suoi personaggi che non perdono mai, nemmeno per un istante, l'appiglio con il lettore. Se in Tempi duri per i romantici le emozioni descritte da Tommaso era tali da colpirti in piena faccia come uno schiaffo sonoro in grado di lasciarti (in parte) sorpreso e dolorante (sulle lacrime nemmeno mi soffermo più), in Quello che non siamo diventati il filo conduttore dell'intera narrazione è un sentimento che si rivela presto essere ancora più forte, intimo e complesso da descrivere. Tommaso Fusari sa raccontarcelo come uno scrittore maturo e cosciente, racchiudendo nella sua penna uno spettro così intenso di colori che non può lasciare indifferenti.

La maturità di Tommaso è resa particolarmente evidente dalla sua naturale capacità di raccontare il dolore, come se fosse parte di sè e anche di ognuno di noi. Sono pagine capaci di avvolgerti come un caldo e familiare abbraccio che si trasforma, capitolo dopo capitolo, in una morsa pressante che sa dove stringere e far male, sfiorare le corde giuste per lasciare il segno. Tommaso Fusari svela sotto i nostri occhi commossi il senso più puro di quel dolore silenzioso che fa parte di ognuno di noi, di quel passato che ci rifiutiamo di affrontare, di quelle difficoltà che ci ostiniamo ad ignorare e che mai mollano la presa. È una storia che scava in profondità e non ama soffermarsi all'apparenza. Ci sono momenti difficili da digerire e altri in cui vorresti solo urlare al cielo tutta la tua rabbia, ma ce ne sono molti che profumano di vibrante speranza.  
Non posso raccontarvi perchè mi sono trovata in lacrime a fissare pagine che sembravano conoscere di me più di quanto avrei mai potuto immaginare. Non posso nemmeno dirvi cosa spinge Sara e Michael a gettare ogni maschera, a fuggire da ogni scheletro passato e ad affrontare quella vita insieme che avevano oramai dimenticato. Non posso parlarvi di come le parole di Tommaso mi abbiano letteralmente scaldato il cuore, costretta a riflettere, obbligata a pensare a quanto tempo viene perso dietro le cose più inutili e di quanto poco, invece, basti per perdere quelle importanti, una volta per sempre.

Ma c'è una cosa che voglio assolutamente dirvi: correte in libreria e afferrate al volo Quello che non siamo diventati. Perdetevi tra le sue emozioni, afferratene ogni istante e se ne uscirete in lacrime avrete giusto il tempo necessario per rendervi conto di aver lasciato dietro un libro che si incastra alla perfezione tra le pieghe del cuore ed uno scrittore di cui sentiremo parlare ancora per molto tempo.

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