Visualizzazione post con etichetta 2 stelle. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta 2 stelle. Mostra tutti i post

[ RECENSIONE ] Lizzie di Shirley Jackson | Adelphi

LIZZIE di Shirley Jackson
316 pagine | €12.00 cartaceo

La protagonista, Elizabeth Richmond, ventitré anni, i tratti insieme eleganti e a­nonimi di una «vera gentildonna» della provincia americana, non sembra avere altri progetti che quello di aspettare «la propria dipartita stando il meno male possibile». Sotto un'ingannevole tranquillità, infatti, si agita in lei un disagio allarmante che si traduce in ricorrenti emicranie, vertigini e strane amnesie. Un disagio a lungo senza nome, finché un medico geniale e ostinato, il dottor Wright, dopo aver sottoposto la giovane a lunghe sedute ipnotiche, rivelerà la presenza di tre personali­­tà sovrapposte e conflittuali. È solo l'inizio di un inabissamento che assomiglierà, più che a un percorso clinico coronato da un successo terapeutico, a una discesa amorale e spietata nelle battaglie angosciose di un Io diviso, apparentemente impossibile da ricomporre: tanto che il dottor Wright sentirà scosse le fondamenta non solo della sua dottrina, ma della sua stessa visione del rapporto tra l'identità e la realtà.


Lizzie non era una lettura programmata, va detto. Forse più una seconda occasione. Quel 'dai, riproviamoci!' così tipico di un segno zodiacale testardo e permaloso come pochi a questo mondo (scorpione, ndr) che non accetta facilmente una sconfitta men che meno una reazione tiepida, soprattutto se (come in questo caso) tutti - ma proprio tutti, autore preferito compreso - sembrano aver amato alla follia Shirley Jackson.

Ehi, magari mi sono sbagliata io, mi sono detta mettendo le mani avanti con un pizzico di speranza e invece no. Io e la cara Shirley proprio non riusciamo a prenderci. Eppure le basi per qualcosa di molto buono c'erano tutte. E anche la tematica, mannaggia, mi ha sempre conquistato con una facilità così disarmante da essere quasi un rigore a porta vuota. Ma cosa è andato storto con la Jackson, allora?
Citando la grande Mina potrei dire solo una cosa: parole, parole, parole.
0

[ RECENSIONE ] L'istituto di Stephen King | Sperling

L'ISTITUTO di Stephen King
565 pagine | 21.90€ cartaceo
È notte fonda a Minneapolis, quando un misterioso gruppo di persone si introduce in casa di Luke Ellis, uccide i suoi genitori e lo porta via in un SUV nero. Bastano due minuti, sprofondati nel silenzio irreale di una tranquilla strada di periferia, per sconvolgere la vita di Luke, per sempre. Quando si sveglia, il ragazzo si trova in una camera del tutto simile alla sua, ma senza finestre, nel famigerato Istituto dove sono rinchiusi altri bambini come lui. Dietro porte tutte uguali, lungo corridoi illuminati da luci spettrali, si trovano piccoli geni con poteri speciali - telepatia, telecinesi. Appena arrivati, sono destinati alla Prima Casa, dove Luke trova infatti i compagni Kalisha, Nick, George, Iris e Avery Dixon, che ha solo dieci anni. Poi, qualcuno finisce nella Seconda Casa. «È come il motel di un film dell'orrore», dice Kalisha. «Chi prende una stanza non ne esce più.» Sono le regole della feroce signora Sigsby, direttrice dell'Istituto, convinta di poter estrarre i loro doni: con qualunque mezzo, a qualunque costo. Chi non si adegua subisce punizioni implacabili. E così, uno alla volta, i compagni di Luke spariscono, mentre lui cerca disperatamente una via d'uscita. Solo che nessuno, finora, è mai riuscito a evadere dall'Istituto.
King travolge il lettore con una storia di bambini che trionfano sul male 
come non ne scriveva dai tempi di IT. Entrando nella mente dei suoi giovani personaggi,
crea un senso di minaccia e di intimità magici. Non c'è una parola di troppo in questo romanzo perfetto,  che dimostra ancora una volta perchè King è il Re. (Publishers Weekly)

Quante volte ci siamo lasciati coinvolgere dalle parole riportate sul retro copertina di un romanzo?
Troppe, forse. E ancora una volta quelle stesse frasi virgolettate hanno spinto le mie aspettative decisamente molto in alto e cadere da lassù fa davvero male, fidatevi di me.
5

[ RECENSIONE ] Il segreto di mia sorella di Flynn Berry | Sperling

IL SEGRETO DI MIA SORELLA di Flynn Berry
300 pagine | €17.90 cartaceo

Nora vive lontana dalla sorella ma va spesso a farle visita in un paesino della campagna inglese. È lì che Rachel fa l’infermiera, una professione che ha scelto perché le permette di salvare la vita alle persone, ma anche perché è un osservatorio sulla violenza. E per lei questo è fondamentale per scendere a patti col passato. Una notte di tanti anni prima, infatti, le due sorelle adolescenti, dopo una festa molto alcolica, avevano preso due decisioni opposte. Mentre Nora era rimasta a dormire dagli amici, Rachel si era incamminata sulla strada di casa. E durante il tragitto si era imbattuta in un pazzo che l’aveva picchiata selvaggiamente fino a tramortirla. Da quel momento, Rachel e Nora, sconvolta dal senso di colpa, si erano unite in una caccia all’uomo ossessiva, che le aveva portate sulle tracce di altri delitti e altre violenze ma non su quelle del «loro» mostro. Non ancora. Quando Nora arriva a casa di Rachel, è sicura di trovarla in cucina intenta a preparare la cena. E invece, questa volta, la aspetta una tremenda scoperta. Appena entrata, trova il cane impiccato alla scala e, seguendo le tracce di sangue, la sorella pugnalata a morte. E anche se Rachel le ha detto di aver rinunciato a cercare il suo aggressore, Nora sa che potrebbe essere proprio lui l’assassino. Ma chi è, veramente, l’uomo capace di tanta violenza?
Dicono che la parte più difficile dello scrivere un buon libro stia nel trovare l'incipit perfetto che sia al contempo accattivante ed allusivo, che non sveli troppo e che, in poche righe, riesca a catturare l'attenzione del suo lettore. Il resto, poi, è tutto in discesa. Così dicono, appunto.

Ero davvero entusiasta di leggere Il segreto di mia sorella di Flynn Berry spinta da una copertina indubbiamente accattivante e da molte recensioni in lingua che mi era capitato di leggere nel web. A prima lettura, tutto lasciava presupporre di trovarsi davanti ad un buon thriller: una morte violenta ed improvvisa, un silenzio passato da svelare, una donna distrutta e, proprio per questo, caratterialmente perfetta per scoprire, tassello dopo tassello, tutte le carte in tavola. Peccato che le mie aspettative siano state disattese poco dopo. Spoiler: il segreto di mia sorella non è un thriller!
8

[ RECENSIONE ] Un ragazzo normale di Lorenzo Marone | Feltrinelli

UN RAGAZZO NORMALE di Lorenzo Marone
283 pagine | €16.50 cartaceo
Feltrinelli | Link Affiliato Amazon

Mimì, dodici anni, occhiali, parlantina da sapientone e la fissa per i fumetti, gli astronauti e Karaté Kid, abita in uno stabile del Vomero, a Napoli, dove suo padre lavora come portiere. Passa le giornate sul marciapiede insieme al suo migliore amico Sasà, un piccolo scugnizzo, o nel bilocale che condivide con i genitori, la sorella adolescente e i nonni. Nel 1985, l'anno in cui tutto cambia, Mimì si sta esercitando nella trasmissione del pensiero, architetta piani per riuscire a comprarsi un costume da Spider-Man e cerca il modo di attaccare bottone con Viola convincendola a portare da mangiare a Moria, la tartaruga che vive sul terrazzo all'ultimo piano. Ma, soprattutto, conosce Giancarlo, il suo supereroe. Che, al posto della Batmobile, ha una Mehari verde. Che non vola né sposta montagne, ma scrive. E che come armi ha un'agenda e una biro, con cui si batte per sconfiggere il male. Giancarlo è Giancarlo Siani, il giornalista de "Il Mattino" che cadrà vittima della camorra proprio quell'anno e davanti a quel palazzo. Nei mesi precedenti al 23 settembre, il giorno in cui il giovane giornalista verrà ucciso, e nel mondo circoscritto dello stabile del Vomero (trenta piastrelle di portineria che proteggono e soffocano al tempo stesso), Mimì diventa grande. E scopre l'importanza dell'amicizia e dei legami veri, i palpiti del primo amore, il valore salvifico delle storie e delle parole. Perché i supereroi forse non esistono, ma le persone speciali e le loro piccole, grandi azioni non muoiono mai e sono come il mare: luccicano in eterno.
Ricordo perfettamente la curiosità pura e irresistibile così cara e ben conosciuta a noi lettori compulsivi quando, qualche settimana fa,  ho appreso la notizia dell'imminente uscita di Un ragazzo normale di Lorenzo Marone. Attesa e aspettative che rispecchiavano chiaramente quelle emozioni suscitate con naturalezza sorprendente dalle lettura di Magari Domani Resto e dall'incontro inaspettato con Luce capace di conquistarmi fin dalle prime, ironiche battute. Aspettative - alte - che si sono purtroppo scontrate con la realtà di un romanzo che su di me è passato inesorabilmente in sordina, senza lasciarmi addosso nulla di quell'ammaliante elettricità che ero così certa di ritrovare tra le sue pagine.

Pur trovando davanti a me un romanzo scorrevole e pressoché lineare, vari punti durante la lettura di Un ragazzo normale mi hanno lasciata interdetta e proprio su questi voglio focalizzare la mia attenzione. Mimì è la voce narrante. Un bambino di appena dodici anni fornito di un linguaggio accuratamente forbito, curioso e intelligente, amante della lettura. Un personaggio, a lungo andare, quasi supponente e spocchioso con cui non sono mai riuscita a trovare la giusta sintonia. Ho trovato la sua caratterizzazione incoerente e forzata sia rispetto all'anno in cui è ambientato il romanzo sia per quanto concerne la sua fanciullesca età perchè Mimì non possiede nulla della spontaneità quasi imbarazzante ed ironica dei bambini. D'altronde, sono i personaggi raccontati da Marone in questo romanzo ad essere sorprendentemente privi di quel calore naturale, di quell'avvolgente empatia e di quello spessore umano a cui ci aveva così piacevolmente abituati. 
In secondo luogo,  ho riscontrato una storia assolutamente priva di emozioni, di curve improvvise, di quella magia tipicamente umana che mi aveva fatto letteralmente innamorare di Magari Domani Resto.

Mi sono trovata davanti alla narrazione pura e semplice di fatti, eventi, parziali ricordi anche mal collegati tra loro che mi hanno lasciato con un perdurante senso di vuoto. Non riuscivo a comprenderne il fine o a trovare quel messaggio importante nascosto tra le pagine di una storia fin troppo lineare ed apatica. Non c'è traccia di quel fulcro dinamico ed incisivo. di quella fiamma che scalda e travolge che ero sicura di riscoprire in un romanzo di Marone e questo, francamente, mi ha lasciato quasi senza parole. 


L'aspetto che forse mi ha lasciato più interdetta, quasi ammaccata è stato introdurre una figura importante, carismatica ed evocativa come Giancarlo Siani per renderla null'altro che fragile contorno, quasi impalpabile. Giancarlo Siani è veramente un eroe per quanti hanno combattuto e combattono contro il peggiore dei mali assiduamente radicato nella nostra società, silenzioso e nocivo come pochi altri. E vederlo rappresentato in una maniera quasi superficiale, come a dover attirare l'attenzione a tutti i costi per quelle tematiche che naturalmente il suo cognome porta con sé mi ha lasciato un profondo amaro in bocca, difficile da digerire. 

Come avrete sicuramente avuto modo di capire, le mie aspettative su Un ragazzo normale sono state in buona parte disattese. Se da una parte ho riscontrato uno stile linguistico indubbiamente capace di far affezionare il lettore, dall'altra non ho ritrovato affatto quell'attrazione narrativa quasi magnetica e una storia dinamica, forte ed incisiva in grado di sorprendermi, conquistarmi e farmi emozionare fin dalle prime battute. Ma ho fatto una promessa e io tendo a trasformarle quasi sempre in realtà, quindi, non mi fermerò qui, desiderosa di conoscere il vecchio Lorenzo Marone e tentare di ritrovare quell'adrenalina di sentimenti che, purtroppo, qui è mancata. 
4

[ RECENSIONE ] The chemist - La specialista di Stephenie Meyer

THE CHEMIST - LA SPECIALISTA di Stephenie Meyer
540 pagine | €20.00 cartaceo
Ho deciso di leggere La Specialista di Stephenie Meyer spinta da uno spirito da scommettitrice incallita. Dopo aver decisamente ridimensionato la mia prima valutazione di Twilight ed essendo uscita un po' scettica da The Host, ho voluto tentare questa nuova strada, spinta dal genere di riferimento e volendo dare una seconda occasione ad un'autrice oggettivamente amata in ogni parte del globo terrestre. Com'è finita la scommessa? Questo dovrete giudicarlo voi!
0

[ RECENSIONE ] L' inganno delle pagine segrete di John Harding

L'INGANNO DELLE PAGINE SEGRETE di John Harding
263 pagine | €16.40 cartaceo

L'istituto con le sue antiche torri svetta solitario sull'isola sferzata dal vento. Quella è l'unica casa che Jane conosce. Perchè Jane, bellissima e silenziosa, non ricorda chi è. Non ricorda la sua età nè da dove proviene. Nel buio e tetro edificio la sua stanza preferita è la biblioteca. Sente come uno strano richiamo che la attira verso quel luogo, a lei proibito. Fino al giorno in cui arriva qualcuno in grado di aiutarla: il dottor Sherperd crede che i libri abbiano il potere di arrivare nel profondo delle persone. Il potere di far ritrovare sè stessi. Giorno dopo giorno i versi di Shakespeare e i romanzi di Charles Dickens fanno riaffiorare piccoli frammenti nella memoria di Jane. E quando fra i corridoi dell'istituto cominciano a riecheggiare rumori sinistri e avvengono morti misteriose, non c'è più tempo! 
L'inganno delle pagine segrete è un titolo sostanzialmente fuorviante che può portare il lettore ad immaginarsi una determinata trama per poi ritrovarsi in una realtà molto diversa e sinceramente molto deludente, così come accaduto con il suo predecessore. Quale mio lato profondamente masochista mi ha spinto, quindi, a leggere questo romanzo? Non ci crederete, ma mi sono accorta che fosse il seguito di La biblioteca dei libri proibiti sono a lettura oramai avviata. Chi ero io per non dare una seconda occasione? Occasione persa, chiaramente. Ecco cosa ci si guadagna ad essere buone: tempo perso!
0

[ RECENSIONE ] Lo Strano Caso dell' Apprendista Libraia di D. Meyler

LO STRANO CASO DELL'APPRENDISTA LIBRAIA di D. Meyler
348 pagine | €16.40 cartaceo

Esme ama ogni angolo di New York, e soprattutto quello che considera il suo posto speciale: La Civetta, una piccola libreria nell'Upper West Side. Ed è lì che il destino decide di sorriderle quando sulla vetrina vede appeso un cartello: cercasi libraia. E' l'occasione che aspettava, il lavoro di cui ha tanto bisogno. Perchè a soli ventitrè anni è incinta e non sa cosa fare: il fidanzato Mitchell l'ha lasciata prima che potesse parlargli del bambino. Per fortuna ad aiutarla ci sono i suoi curiosi collegi: George, che crede ancora che le parole possano cambiare il mondo; Mary, che ha un consiglio per tutti; David e il suo sogno di fare l'attore. Poi c'è Luke, timido e taciturno, che comunica con lei con le note della sua chitarra. Sono loro ad insegnarle la difficile arte di indovinare i desideri dei lettori: Il Mago di Oz può salvare una giornata storta, Il Giovane Holden fa vedere le cose da una nuova prospettiva e tra le opere di Shakespeare si trova sempre una risposta per ogni domanda. E proprio quando Esme riesce di nuovo a guardare al futuro con fiducia, la vita la sorprende ancora: Mitchell viene a sapere del bambino e vuole tornare con lei.
Ero veramente incuriosita ed intrigata dal leggere questo libro: con un titolo del genere si va sempre sul sicuro, giusto? Sbagliato! Leggendo la trama ed osservando la copertina, mi ero immaginata un romanzo costruito in una perfetta atmosfera da libreria newyorkese : tra autori e scaffali, libri classici e nuove proposte, tomi impolverati e da scoprire. Ah, quanto è amara l'illusione!
4
Powered by Blogger.
Back to Top