Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l’umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori. A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un’immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti. Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. Se nessuno muore più tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l’efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere spigolato. In termini meno poetici: ucciso.
Ho iniziato la lettura di Falce di Neal Shusterman senza particolare aspettative, forse con un pizzico di timore avendo acquistato il libro sostanzialmente a scatola chiusa - dannata copertina - come non accadeva da tantissimo tempo. Risultato finale? Il mio sesto senso ancora funziona.