L'ISOLA DELLE ANIME di Johanna Holmström
Prezzo: 17.00€ | Pagine: 338
Finlandia, 1891. Una notte, ai primi di ottobre, una barchetta scivola sull’acqua nera del fiume Aura. A bordo, Kristina, una giovane contadina, rema controcorrente per riportare a casa i suoi due bambini raggomitolati sul fondo dell’imbarcazione. Le mani dolenti e le labbra imperlate di sudore, rientra a casa stanchissima e si addormenta in fretta. Solo il giorno dopo arriva, terribile e impietosa, la consapevolezza del crimine commesso: durante il tragitto ha calato nell’acqua densa e scura i suoi due piccoli, come fossero zavorra di cui liberarsi. La giovane donna viene mandata su un’isoletta al limite estremo dell’arcipelago, dove si erge un edificio, un blocco in stile liberty con lo steccato che corre tutt’attorno e gli spessi muri di pietra che trasudano freddo. È Själö, un manicomio per donne ritenute incurabili. Un luogo di reclusione da cui in poche se ne vanno, dopo esservi entrate.
Quando ho deciso di leggere L'Isola delle anime di Johanna Holmstrom sapevo di trovarmi davanti ad una lettura non facile, ma devo confessarvi di essermi trovata impreparata davanti al suo profondo impatto emotivo che non rimane mai fine a se stesso, ma cresce d'intensità pagina dopo pagina.

Se nella prima parte del romanzo è Kristina a raccontare in modo semplice e quasi infantile tutto il dolore celato dietro ad azioni socialmente condannabili e in grado di nascondere un'inguaribile ferita intima che non può essere superficialmente ignorata; nella seconda parte troviamo la voce di Sigrid, infermiera dal cuore compassionevole supportata da una vera e propria vocazione che saprà fare, in molti casi, la differenza. Sono proprio le sue parole a darci un quadro reale ed incontaminato della vita dietro le mura del manicomio, sempre che di vita si tratti. C'è dolore e solitudine, immensa e definitiva, che si mescola all'estenuante sopravvivenza di anime a cui non è concessa alcuna libertà, nemmeno un briciolo di umana speranza. L'isola delle anime ruota attorno ad un impatto emotivo e psicologico che non può lasciare indifferenti, figlio di una storia quanto mai verosimile che parte da un luogo realmente esistito e si nutre di atmosfere capaci di riflettere il cuore e l'anima di ogni sua protagonista. È un forte senso di ingiustizia quello che si respira tra le pagine di questo romanzo che si mescola ad un'ostinata voglia di essere e combattere contro la sentenza peggiore: essere dimenticati per sempre.
Per me L'isola delle anime non ha difetti. È una lettura che rispecchia in pieno le belle sensazioni avute a prima vista dove la copertina sembra racchiudere in modo incalzante il senso di una storia che non ha una sola protagonista o una sola voce narrante, che racconta il dolore della solitudine senza interferenze grazie, soprattutto, ad uno stile linguistico e narrativo impeccabile. Grazie ad un'incredibile potenza comunicativa, Johanna Holmström ci regala una storia intensa e coinvolgente in grado di interrogarsi sul reale significato di follia, sulle ragioni nascoste dietro ogni colpa e, soprattutto, sul fondamentale diritto umano alla redenzione. Una lettura imperdibile.
Me lo segno subito!
RispondiEliminaOttima scelta! Fammi sapere :)
EliminaUna recensione emozionante. Questo libro va subito in wish list!
RispondiEliminaMa grazie ❤️
Elimina