[ RECENSIONE ] Torta al caramello in paradiso di Fannie Flagg | BUR

TORTA AL CARAMELLO IN PARADISO di Fannie Flagg
400 pagine | €9.90 cartaceo | Rizzoli

La vita è davvero strana per l’ultraottantenne Elner Shimfissle: un momento prima è su una scala a raccogliere fichi e un momento dopo si ritrova a terra priva di sensi. Nonostante il soccorso immediato dei vicini, Elner muore in ospedale. Per i parenti, gli amici e l’intera comunità della cittadina di Elmwood Springs la notizia è terribilmente triste: con i suoi saggi consigli e la sua purezza di cuore quella generosa e intrepida vecchietta era stata un punto di riferimento prezioso per tutti. Ma forse la vita di Elner non è ancora giunta al termine: stesa sulla barella in camera mortuaria, apre gli occhi, si alza ed esce dalla porta, percorre il corridoio fino a un ascensore, vi sale e, dopo un viaggio incredibile, si ritrova in Paradiso, a vivere un’avventura strabiliante. E forse potrebbe riuscire anche a tornare indietro, nel mondo dei vivi, per rivelare ai suoi cari qual è il segreto della felicità. Fannie Flagg ci regala una storia tenera e divertente, alla scoperta dei valori autentici dell’esistenza.
Fannie Flagg crea dipendenza, lo sapevate? Probabilmente non vi sto dicendo nulla di nuovo, ma per chi (come la sottoscritta) ha avuto la capa così tosta da scoprirla con un notevole ritardo sulla normale tabella di marcia, credetemi, leggere i suoi romanzi (anche a distanza di tempo) è come tornare a casa, rilassarsi in poltrona con una bella tazza di caffè fumante e una torta appena sfornata.

Ricorda a tutti quanti che la vita è come ciascuno se la costruisce, e di sorridere, 
che là fuori c'è il sole, e dipende tutto da loro.

La storia ha come protagonista un'ostinata, irriverente ed arzilla vecchietta che, con i suoi non ben precisati anni sulle spalle, continua imperterrita a vivere la sua vita con qualche acciacco, un sorriso sempre stampato sulle labbra e quel vitale senso di indipendenza che non lo ha mai abbandonata, nemmeno per un istante (con buona pace dell'ansiosa nipote Norma). Elner Shimfissle è quella mamma protettiva, quel confessore paziente, quella parola pungente sputata in piena faccia, quell'abbraccio a lungo atteso per ogni singolo abitante della ridente quanto chiacchierata cittadina di Elmwood Springs. Eppure, tutto sembra precitare in una normale mattinata estiva quando la notizia dell'improvvisa dipartita dell'amata Elner inizia a spargersi a macchia d'olio, casa dopo casa, negozio dopo negozio, vita dopo vita. Se non fosse che Elner non è propriamente morta, morta, morta. Sì, lo sarebbe in pratica, ma non del tutto. 
E se ti fosse data una seconda possibilità? Se il tuo incontro con il Creatore non fosse un viaggio di sola andata, ma un fugace last minute da toccata e fuga? Fannie Flagg riesce ancora una volta a non dare nulla per scontato, a giocare con una sfrontata ironia e a mettere sul tavolo pensieri ed emozioni tutt'altro che frivoli e superficiali.

Aiutata, in questo caso, da una protagonista francamente irresistibile perchè Elner non soltanto è voce di una narrazione fresca e lineare, ma ci accompagna in un viaggio che scalda il cuore, che mette tutto il resto in secondo piano raccontando come la vita sia una, semplice ed immediata, e come tale deve essere vissuta. Credo di non aver mai riso così di gusto in vita mia. Mi sono ritrovata in Paradiso con le lacrime agli occhi, non riuscendo a rendermi conto se fosse effettivamente così surreale o plausibile in modo sorprendente. Per poi ritrovarmi buttata sulla Terra con tutte le sue conseguenze e quelle emozioni palpabili e vere che scaturiscono dai ricordi degli amici, vicini, conoscenti della tanto compianta Elner.

Ognuno di loro ci fa capire quanto la sua semplice presenza fosse stata determinante, quanti piccoli segni sia riuscita a lasciare nella vita di così tante, diverse persone. Non è forse quello che, in fondo, ci auguriamo? Lasciare un segno, seppur piccolo, nella vita di chi abbiamo incontrato o anche solo incrociato, nelle persone che abbiamo amato e anche di quelle che, a fatica, abbiamo sopportato. Ed Elner ci insegna che la bontà d'animo non passa mai di moda, che la gentilezza di un sorriso spontaneo o una carezza imprevista lasciata al momento giusto possono fare la differenza, cambiare quel nostro piccolo angolo di mondo e renderlo improvvisamente migliore.

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