[ RECENSIONE ] Tutte le volte che mi sono innamorato di Marco Marsullo | Feltrinelli

TUTTE LE VOLTE CHE MI SONO INNAMORATO di Marco Marsullo
245 pagine | €18.00 cartaceo
Feltrinelli | Link Affiliato Amazon

Chi l'ha detto che, dopo i trent'anni, gli uomini non hanno paura di restare single? E che l'orologio biologico esiste solo per le donne? Cesare, maestro elementare napoletano, ha le idee confuse sull'amore. Tanto romantico quanto cervellotico, si nasconde dietro teorie improbabili e comici segni del destino, ma in realtà soffre per un passato di storie sbagliate, incontri surreali, colpi di fulmine e bruschi risvegli, mentre i suoi amici sembrano aver capito tutto prima di lui. A trentacinque anni, Cesare è rimasto l'ultimo single del gruppo e non sa più cosa farsene della sua libertà. Vive con il gatto Thiago, gira per la città sulla sua Vespa, ha un discreto successo con le ragazze, eppure sempre più spesso la notte torna a casa da solo, con un peso sul cuore. Quando il suo amico Sandro, prossimo alle nozze, gli consegna l'invito con un + 1 che campeggia beffardo accanto al suo nome, Cesare decide di raccogliere la sfida: ha sei mesi per arrivare al ricevimento con una fidanzata. Ma come trovare finalmente la persona giusta?


Quanti libri sull'amore avete letto in questi anni o anche solo incrociato sullo scaffale di una libreria? Bene, quanti di questi erano scritti da un uomo? Pochi, immagino. Ed ora viene il bello: quanti di questi pochi parlavano di amore al maschile?  Su, non fate quelle facce, sappiate che anche gli uomini si innamorano, prendono batoste, vengono lasciati, incontrano casi umani e hanno la fottuta paura di rimanere soli. Chiedetelo a Marco Marsullo (intendo per il romanzo, non nello specifico!).

Tutte le volte che mi sono innamorato è un romanzo dolceamaro, ve lo anticipo.
Marsullo condisce con un'ironia spietata, pungente ed irresistibile una verità che troppo spesso non si ha il coraggio di affrontare. Immaginate: gruppo di amici da sempre, tutti o sposati o in procinto di farlo o con prole al seguito, e poi ci siete voi, trentacinque anni suonati e unico single rimasto nella compagnia. Ed eccolo lì, Sandro, l'ultimo pronto ad iscriversi al circolo degli ammogliati con la tanto temuta partecipazione in mano. Leggete il vostro nome, sorridete, e poi quel sorriso si schianta addosso a due caratteri che sembrano più vicini ad una sentenza definitiva senza appello: +1. Il ghigno beffardo di lui non vi scalfisce, raccogliete quella sfida che nessuno in realtà vi ha mai lanciato: tra sei mesi avrete una fidanzata, cascasse il mondo. Cesare è il protagonista di questo romanzo che è specchio della sua vita sentimentale, a tratti confusa, a tratti movimentata, a tratti ancora sul 'ma chi me lo ha fatto fare'.  E con lui vivremo pezzi del suo passato recente e del suo presente sempre più affollato in quel suo rincorrere l'amore dalle mille facce e con le sue centinaia di paranoie al seguito e -  anche solo per un caso di pura statistica - qualche strana, ma proprio strana la incontri per forza.

Di fatti, eccola lì, la ragazza che a letto sembra dilaniata dalle lame (di cui ti sei dimenticato, ma il tuo migliore amico no, è lì a ricordartelo) o quella femminista incallita dove ogni tuo gesto può scatenare la fine del mondo. L'altra che ti parla dell'ex (uomo irresistibile e particolarmente stronzo) al primo appuntamento o ancora lei con i suoi termini incomprensibili come ghosting e zombieng dove non sai se stai effettivamente conoscendo una donna o uno dei ghostbusters. Si ride, si ride in una maniera incontrollata, sguaiata, di quelle che fanno rumore. E quanto ci piace il suono della risata, quella che non si trattiene, che quasi ti strozzi, che devi posare il libro almeno per un secondo perché sei arrivata alle lacrime. E se da una parte ridi e ti fa pure bene, dall'altra pensi, guardi quella frase, te la rileggi pure un paio di volte e pensi 'dannazione, ma quella potrei essere io'.  

Se esiste un identikit perfetto del lettore ideale per questo romanzo, credetemi, io ho una combo esplosiva in mano. Una lettura che per me è stata un po' guardarsi allo specchio e rendersi conto di tante piccole cose, alcune divertenti, altre incredibilmente malinconiche. Una storia che parla agli over 30 di un oggi così complicato da gestire, che lascia addosso una bella speranza da portare oltre l'ultima pagina  in tutto quel dannato spaesamento che proviamo, a volte, osservando il mondo attorno. Come tutto si muove all'unisono, mentre tu ti senti  quella nota stonata che esce fuori da uno spartito perfetto. Ma di una cosa in particolare ho avuto conferma: l'amore è davvero una grande botta di culo!

Ed eccolo il dolceamaro che ti piomba tra capo e collo, che ti insegna qualcosa, ti fa pensare. Marco Marsullo è stato la mia Silvia e quando lo leggerete (perché lo farete, ne sono certa) capirete anche perché. 

Ringrazio la casa editrice per la copia cartacea del romanzo in anteprima

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