[ RECENSIONE ] L' usignolo di Kristin Hannah | Mondadori

L'USIGNOLO di Kristin Hannah
564 pagine | €19.50 cartaceo

Nel tranquillo paesino di Carriveau, Vianne Mauriac saluta il marito Antoine che si sta dirigendo al fronte. Non credeva che i nazisti avrebbero attaccato la Francia, ma di punto in bianco si ritrova circondata da soldati tedeschi, carri armati, aerei che scaricano bombe su innocenti. Ora che il Paese è stato invaso, Vianne è obbligata a ospitare il nemico in casa sua: da quel momento ogni suo movimento è tenuto d'occhio, lei e sua figlia sono in costante pericolo. Senza più cibo nè denaro, in una situazione di crescente paura, si troverà costretta a prendere decisioni difficilissime. Isabelle, la sorella di Vianne, è una diciottenne ribelle in cerca di un obiettivo su cui lanciarsi con tutta l'incoscienza della giovinezza. Mentre lascia Parigi insieme a migliaia di persone incontra il misterioso Gaetan, un partigiano convinto che i francesi possano e debbano combattere i nazisti. Rapita dalle idee e dal fascino del ragazzo, Isabelle si unirà alla resistenza senza mai guardarsi indietro, non considerando i rischi gravissimi a cui andrà incontro.
Scrivo questa recensione assolutamente di petto, avendo voltato l'ultima pagina pochi secondo fa e lo faccio ancora con le lacrime che continuano a rigare il mio viso, incapaci di fermarsi. Sento ancora l'eco del mio cuore battere forte, indomabile.

Non potevano toccare il mio cuore. Non potevano cambiare la persona che ero dentro. 
Il mio corpo, quello l'hanno spezzato nei primi giorni, ma il mio cuore no.

L'Usignolo è quel genere di romanzo che deve essere non semplicemente letto, ma autenticamente vissuto in ogni sua parola e attraverso ogni più piccola emozione che sgorga potente ed inarrestabile, come un fiume in piena. Solitamente siamo abituati a leggere e a celebrare le gesta di impavidi soldati o uomini che hanno cambiato - anche se in piccola parte - il corso di una guerra: vi siete mai accorti che si parla sempre di eroi e mai di eroine? Non vi suona decisamente troppo maschilista questo termine? Questo romanzo rappresenta una rivincita. Un inno orgoglioso a quelle donne che hanno lottato contro ogni più vile pregiudizio, per vincere una guerra dolorosa o anche solo per la sopravvivenza di chi amavano. Donne che hanno sacrificato in silenzio la loro stessa vita e che hanno irrimediabilmente compromesso il loro futuro in nome di quegli stessi ideali di cui molti uomini si sono fatti portatori, ma che loro hanno indossato sulla propria pelle senza ottenere nulla in cambia, tanto meno un doveroso riconoscimento.

Donne come Vianne e Isabelle. Due sorelle distanti per età, esperienze, priorità e ideali; ognuna alle prese con la propria battaglia per la sopravvivenza, ma entrambe all'estenuante ed agognata ricerca dell'amore e di una libertà che l'occupazione nazista sembra oramai aver cancellato in ogni sua più piccola sfaccettatura. Vianne è una donna con la testa sopra le spalle, dai saldi principi morali e cullata dall'amore di una famiglia che rappresenta tutto il suo mondo. Isabelle è una ragazza fragile e indipendente, scaltra e coraggiosa, sempre alla ricerca di quel potente sentimento che prima il padre, poi la sorella, le hanno costantemente negato con fin troppo superficialità.

Le loro vite verranno inevitabilmente travolte dall'imminente occupazione nazista che piegherà in ginocchio l'orgogliosa Francia di inizi anni quaranta. Una sconfitta che molti sembrano accettare con vile rassegnazione, ma che - nella silente copertura dei boschi e delle campagne parigine - il coraggioso popolo francese, fatto di uomini e donne dallo sguardo fiero e dal cuore palpitante, non smetteranno mai di combattere, senza mai arrendersi, senza cedere alla violenza tedesca, senza arretrare di un solo passo di fronte ad una spietata guerra che li condurrà troppo vicino alla tana del nemico.

La resistenza francese rappresenta la scelta di Isabelle che abbraccia con l'incoscienza dei suoi anni, ma con l'orgoglio e la fierezza di chi sa che nulla è realmente perduto fino alla parola fine. Sua sorella, d'altra parte, rifiuta con decisione questa sua scelta azzardata e pericolosa, arrivando quasi a cedere a quell'ignobile invasione che, in poco tempo, annienterà ogni sua piccola certezza e ogni briciolo di amore che le era ancora rimasto accanto.

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