[ RECENSIONE ] Mai stati così felici di Claire Lombardo | Bompiani

MAI STATI COSÌ FELICI di Claire Lombardo
681 pagine | 22.00€ cartaceo

Chicago, anni settanta. David sta per iscriversi a medicina quando incontra Marilyn, studentessa di letteratura. Grande amore istantaneo, rapide nozze, tre figlie in rapida successione, poi, a distanza, la quarta. Una bella casa nei sobborghi; lui medico di famiglia, lei madre a tempo pieno, poi alla guida di un negozio di ferramenta. La fatica ordinaria della vita quotidiana, e quell'amore incrollabile, capace di rinnovarsi, di riaccendersi, di superare le secche e correre rischi e riprendere la sua strada. Una storia esemplare. Ma se i tuoi genitori sono stati così fortunati, o così abili, o tutt'e due le cose, non è detto che tu riesca a imitarli. Anzi. Dopo un'adolescenza complicata Wendy, la primogenita, vedova troppo presto di un marito adorato, cerca vie di fuga nell'alcol e nel sesso facile. Violet rinuncia alla carriera da avvocato per fare la mamma perfetta e scoprire che non lo è. Liza, accademica in carriera, aspetta un bambino che forse non vuole da un uomo che forse non ama. E Grace, la più piccola, nasconde i suoi fallimenti alla famiglia e diventa schiava delle sue stesse bugie. Liti e silenzi, confessioni e non detti, solidarietà e strappi sono le luci e le ombre di tutte le famiglie: niente di strano in questo. Ma l'arrivo di Jonah, quindicenne ombroso dato in adozione da Violet quando era troppo giovane per occuparsene, riporta a galla molte verità nascoste e rischia di incrinare per sempre la gioia inevitabile dei Sorenson.


Nei primi anni del Blog (l'archivio mi è testimone) in questa giornata ero abituata a tirare le somme dell'ultimo anno insieme con le cose belle e quelle brutte, con le sue novità e le immancabili delusioni, con i ringraziamenti a chi c'è sempre stato, a chi è arrivato da poco e a quanti se ne sono andati nel frattempo. Nessun rancore, semmai una liberazione. Ma siamo nel 2020, gente, e di cose veramente belle fatico davvero a trovarne, così rinnovando i ringraziamenti ad ognuno di voi (per questi 6 anni insieme) ho deciso di fare quello che per me oramai è diventata una seconda pelle: parlarvi della mia ultima lettura, sperando che Mai stati così felici di Claire Lombardo possa sorprendere anche voi.

Questo è lo scherzo più crudele che l'universo gioca alle persone con la testa sulle spalle.
Tutti pensano che non abbiano bisogno di niente, ma tutti hanno bisogno di qualcosa.

Non sono una lettrice da storie familiari, anzi. Molte volte (quasi sempre) tendo a storcere il naso (e forse anche qualcosa di più) dinanzi all'ennesima sinossi da mulino bianco e a dubitare allo stesso modo di quello che una famiglia romanzata possa lasciarmi a fine lettura se non frasi fatte e problemi impossibili magicamente risolti sul finale. Ebbene, Mai stati così felici è stato sorprendente, ve l'avevo detto. La Lombardo ci accompagna tra passato e presente all'interno di una classica famiglia americana imperfetta, senza dubbio numerosa e con quote rosa che non mancheranno di dettare legge, di sbagliare sotto molti punti di vista, di perdersi e ritrovarsi. 
I personaggi sono il vero punto di forza di questo romanzo. A partire dai coniugi Sorenson che la Lombardo ci presenta nelle prime pagine in un modo molto diretto e intimo, testimoniando senza troppi giri di parole quel profondo, complesso, meraviglioso legame che li unisce praticamente da una vita, da quell'incontro fortuito in università da cui tutto, alla fine, è partito. Un rapporto tutt'altro che perfetto e che conosceremo, capitolo dopo capitolo, in ogni sua naturale sfaccettatura con i suoi sbagli e le sue recriminazioni, con le urla taciute e mai dimenticate, con i silenzi prolungati e le piccole bugie, con la bellezza di fare pace in un modo che è unicamente loro.

Una complessità che non viene mai compresa dalle quattro figlie, capaci di vedere sempre solo il bello di quella relazione fino a patirla come un traguardo impossibile da raggiungere, un'aspettativa che esiste solo nella loro fantasia o forse una giustificazione fin troppo facile da tirare fuori al momento opportuno.

È quello il problema di essere un epilogo.
Ti ficcano in fondo al libro prima che qualcuno ti dia il modo di leggerlo.

Wendy, Violet, Liza e Grace sono quattro donne che non avrebbero potuto essere più diverse di così, forgiate da un passato non facile per alcune e condizionate da un presente difficile da ammettere per altre. Devo ammettere che non sono riuscita ad entrare in sintonia totale con nessuna di loro: vuoi per un lato del carattere diametralmente opposto al mio o per decisioni francamente evitabili, ho avuto qualche difficoltà a vestire i loro panni. Eppure, la Lombardo nel suo complesso è riuscita a creare un quadro familiare essenzialmente variopinto, fatto di alti e bassi continui che come una giostra senza freni è stato capace di dare ritmo e la giusta vitalità alla narrazione. I salti temporali, d'altra parte, non sono difficili da gestire e si incastrano alla perfezione con il presente che li segue o li anticipa. Attraverso questo espediente, infatti, la scrittrice riesce a consegnare al suo lettore il quadro completo, tassello dopo tassello, alimentando quel picco di curiosità necessaria per affrontare una lettura senza dubbio corposa. Un vero e proprio puzzle che si costruisce sotto i nostri occhi.

E qui viene il bello. A dispetto delle sue 681 pagine, infatti, Mai stati così felici scorre via senza alcuna difficoltà. Non ho mai percepito durante la lettura alcun senso di pesantezza o di qualcosa che poteva essere anche omesso, niente è stato aggiunto al solo scopo di riempire lo spazio. Tante sono le tematiche affrontate dalla Lombardo in un romanzo che mi ha sorpresa e, al tempo stesso, mi ha fatto ricredere su un genere che avevo sempre allontanato. La sua forza sta essenzialmente nella verità che la scrittrice racconta senza mai nascondersi dietro un ostentato buonismo, evidenziando senza remore luci ed ombre di una vita familiare che riusciamo a percepire anche un po' nostra. 

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